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Vengo a conoscenza degli sviluppi legati alle elezioni degli Organi Direttivi della Lega del Ciclismo Professionistico, alla contestazione dei risultati e dell’attività di alcuni organizzatori che si sono fatti promotori del ricorso alla Corte di Giustizia della Federazione Ciclistica.
Gli argomenti rappresentati nel ricorso poggiano soprattutto sulla incompatibilità di Mauro Vegni per la carica di Presidente della Lega per poi proseguire a quella di Basso e di Colbrelli.
In primis mi permetto di contestare la sussistenza della incompatibilità di Mauro in quanto, credo, come per qualsiasi altra situazione analoga, la persona, una volta eletta può scegliere se eliminare tale stato oppure rinunciare alla carica, cosa che non è stato permesso a Mauro.
Però la mia osservazione di base riguarda l’atteggiamento preparatorio di questa Assemblea elettiva di coloro che ora la contestano.
Mi viene naturale domandarmi: ma c’erano altre candidature sulle quali indirizzarsi? Io ho controllato negli ultimi giorni e non ne ho trovata alcuna, a parte quella di Mauro. Coloro che ora hanno trovato questa capacità di riunirsi per elaborare questo ricorso non sapevano della candidatura di Mauro? Se veramente erano spinti da uno spirito costruttivo per realizzare una Lega del Ciclismo Professionistico importante, stante la congelazione della precedente da parte della FCI e la necessità di rendere operativo tale organismo soprattutto nel confronto della UCI, perché non si sono attivati prima per proporre alternative ritenute più valide? Personalmente mi sono preoccupato di invitare tutti ad essere presenti, perché alcuni avevano avvertito che probabilmente non ci sarebbero stati.
Per quanto riguarda la candidatura di Mauro Vegni io l’ho personalmente sostenuta per i seguenti motivi:
1. Mauro è stato per otto anni presidente dell’A.O.C.C. e non mi risulta che abbia mai posposto gli interessi degli organizzatori a quello di RCS;
2. Mauro è stato il promotore, assieme al sottoscritto, della costituzione della Lega nonostante le difficoltà poste dalle istituzioni;
3. Proprio per la sua attività prima con Franco Mealli e poi con RCS è sicuramente il più preparato ed il miglior conoscitore di questo ciclismo;
4. Infine, proprio per la sua appartenenza alla RCS sarebbe stato il miglior gestore dei rapporti con tale Ente e si sarebbe ben guardato da un comportamento non chiaro in proposito.
5. Ho sempre ribadito nel corso delle discussioni sul tema che RCS è l’unico organizzatore che non ha interesse ad entrare nella Lega, potrebbe svolgere la propria attività confrontandosi direttamente con la UCI dato il calendario e le prove che gestisce.
La stessa FCI avrebbe dovuto attivarsi affinché non si giungesse a questa situazione, o forse era quello che voleva, però se al suo interno è presente qualcuno all’altezza di gestire anche a livello internazionale l’attività professionistica, avrebbe potuto farlo candidare. A mio piccolo parere non credo che esista.
In bocca al lupo
Franco Costantino
“Ex” Presidente A.O.C.C.