Manca una settimana alla fine del Tour de France ma dopo che la Jumbo-Visma ha perso Roglic e Kruijswijk, sembra che la partita per la maglia gialla si sia riaperta. Vingegaard è in maglia gialla con un vantaggio di oltre 2 minuti su Pogacar, ma le prossime tappe di montagna sono molto esigenti e potrebbero creare problemi a tutti i big, con le crisi sono sempre in agguato. «Sto bene, ho solo delle abrasioni al braccio sinistro ma per il resto è tutto ok – ha detto Vingegaard riguardo la caduta di ieri - . Punge un po', ma è normale dopo una caduta del genere. Non c'è niente di cui preoccuparsi».
Purtroppo l’attuale maglia gialla dovrà fare a meno di due compagni di squadra importanti, che sicuramente lo avrebbero aiutato durante le tappe di montagna. «Non è mai bello perdere compagni di squadra, soprattutto due corridori come Primoz e Steven. Ma abbiamo ancora una grande squadra. Ora non ci resta che lottare e dare il massimo - ha continuato Vingegaard che dovrà sicuramente confrontarsi con gli attacchi di Tadej Pogacar sui Pirenei.
«Sarà una bella lotta con Tadej, ma anche con gli altri corridori che sono ben piazzati in classifica generale. Dovrò restare vigile in ogni tappa per non essere sorpreso da eventuali problemi in gara. Ma vi confesso che sono molto tranquillo riguardo le prossime tappe».
Lo scorso anno il danese era venuto al Tour per aiutare Primoz Roglic, poi dopo il ritiro dello sloveno è stato lui a prendere i gradi di capitano e ad arrivare secondo sul podio di Parigi. Vingegaard quest’anno è più forte e preparato e questo Tour de France potrebbe veramente vincerlo lui. «Il mio Tour è già soddisfacente per la posizione che ho raggiunto e per la vittoria in una tappa prestigiosa. Se vincerò il Tour, vincerò il Tour. Ma non vivo preoccupato, con il pensiero fisso di doverlo vincere per obbligo. Sto bene e euello che farò è dare il massimo per portare a casa la maglia gialla del Tour de France».
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