Ce lo saremmo aspettato sul Monte Grappa e invece Filippo Zana è andato vicino al colpaccio già oggi, nella tappa inaugurale dell’Adriatica Ionica Race 2022 con arrivo a Monfalcone, che sulla carta avrebbe dovuto essere appannaggio dei velocisti.
La tappa accorciata e l’avvicinamento del GPM di San Michele del Carso al traguardo hanno spinto diversi corridori a tentare la sorte e Zana, quasi casualmente, si è ritrovato invischiato nella bagarre per la vittoria di tappa: «Abbiamo fatto un attacco di squadra sull'ultima salita di San Michele del Carso ed è stato un bell'attacco, perché abbiamo scremato notevolmente il gruppo – ha spiegato il vicentino della Bardiani-CSF-Faizanè a tuttobiciweb -. Negli ultimi 10 km, però, hanno cominciato ad attaccare da tutte le parti, io ho seguito un allungo e mi sono ritrovato nel gruppetto di 5 che è arrivato a contendersi la tappa. A quel punto ho provato a giocare le mie carte, ho seguito Garcia negli ultimi 2 km ma a 200 metri dall'arrivo non ho potuto resistere al ritorno di Scaroni. Peccato, i piani originali erano altri, visto che avevamo due uomini veloci come Sacha Modolo e Filippo Fiorelli dietro (che infatti non erano felicissimi dopo l’arrivo, ndr), mi sono trovato davanti per caso e ho provato a fare il massimo».
Domani il terreno è sicuramente più adatto per le caratteristiche di uno scalatore come Zana, che sul Monte Grappa proverà a lasciare il segno: «Vediamo come rispondono le gambe, perché un Giro d'Italia corso a tutta si fa sentire e la fatica è tanta. Siamo io e Luca Covili i più adatti alle salite qui, proveremo a farci trovare pronti».