«Se la tappa di Potenza è stata come le montagne russe, in quella di Napoli mi sono sentito sul tagadà» (Vincenzo Nibali, in diretta da Lello Ferrara, conferma che il Giro è una grande giostra).
Facendosi fotografare nel giorno di riposo sul bagnasciuga del mar Adriatico, la maglia rosa Lopez ha confermato di essere un ragazzo simpatico: il classico tipo spiaggia.
Segnale degli organizzatori alle squadre: il punto di ritrovo alla stazione di Pescara è stato un modo per ricordare che, in vista degli sprint, la prima cosa a cui pensare è il treno.
Leggendo che Cherie Pridham, prima ds a vincere una tappa in ammiraglia, ha detto «Sono una donna che ha aperto una porta», Gianni Morandi ha commentato: «Solo una?».
L’ex maglia rosa Valerio Conti allunga la tradizione che ha visto in corsa i vari Tino Conti e Roberto Conti: al Giro i Conti tornano sempre.
Sorpresa nella sera del giorno di riposo a Montesilvano: nella piazza trasformata in una gigantesca grigliata di arrosticini, anche i corridori fin qui rimasti nell’ombra sono andati all’attacco.
Nel ringraziare i telecronisti per l’attenzione, Salvatore Puccio invia loro un messaggio: «Se continuate a definire il mio lavoro impagabile rischio di ritrovarmi senza stipendio».
«Questa salita ha una pendenza del sette e mezzo per cento». (Alessandro Petacchi, commentatore Rai, dopo esser stato un ciclista veloce conferma di essere un osservatore preciso).
«Landa ha problemi allo scarpino». (Marco Saligari, dalla motocronaca della Rai, racconta che certe tappe possono trasformarsi in favole, a cominciare da Cenerentola).
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