L’annuncio del ritiro di Vincenzo Nibali è ancora l’argomento di cui più si discute sulle strade del Giro d’Italia e su La Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio fa questa mattina il punto della situazone. Ecco i passaggi salienti del suo racconto.
IL GIRO. L’ambizione di Vincenzo è quella di lasciare un segno in una corsa che avrebbe potuto non correre: non lo ha mai detto, ma i guai che lo hanno fermato da febbraio ad aprile lo hanno portato sull’orlo di un addio anticipato.
PROGRAMMA. A meno di sorprese, niente Tour per Nibali, come peraltro già previsto in sede di programma. Dopo il Giro, sì al campionato italiano, poi stacco per preparare la Vuelta e il finale di stagione con l’idea di attaccare per l’ultima volta il numero sulla schiena al Giro di Lombardia.
FESTA. Vincenzo vuol lasciare salutando tutti e sta pensando ad organizzare una festa. Ovviamente l’idea è ancora embrionale, ma potrebbe svolgersi a Mastromarco - la prima casa ciclistica di Vincenzo quando ha lasciato la Sicilia - il 14 novembre, giorno del suo 38esimo compleanno. Si pensa ad una giornata intera dedicata al ciclismo, con attività per i bimbi e per i ragazzi della sua squadra giovanile, seguite da un criterium con amici e rivali, Alberto Contador e Chris Froome compresi.
COSA FARA’. È la domanda più pronuncata in queste ore: cosa farà Nibali? Di sicuro la bici resterà al centro del mondo di Vincenzo che potrebbe anche misurarsi nella mountain bike, che ha sempre amato, e addirittura c’è una data, sabato 15 ottobre, che potrebbe vederlo protagonista a Capoliveri, sull’Isola d’Elba. Con l’ambizione di partecipare presto alla Cape Epic, la durissima gara a tappe a coppie che si disputa in Sudafrica. Ma anche l’idea di costruire una squadra di giovani ciclisti, magari partendo dalla base siciliana, il Team Nibali, che è già attiva.