Saranno Lorenzo Fortunato e Vincenzo Albanese, entrambi reduci da ottime prestaioni alla Vueta Asturias, i capitani della Eolo Kometa per il Giro d'Italia che scatta venerdì. Il team di Contadr e Basso ha ufficializzato le sue scelte questa mattina affidando la presentazione ad un bel video (potete vederlo qui).
Accanto a Fortunato e Albanese ci saranno i giovani Davide Bais e Samuele Rivi, gli esperti Francesco Gavazzi, Mirco Maestri e Diego Rosa e l'ungherese Erik Fetter.
Fran Contador – GM EOLO-KOMETA Cycling Team: «Arriviamo a questo Giro d’Italia con la squadra giusta, pronta per affrontarequesta corsa. Una squadra perfetta e adattata al percorso che ci aspetta. Credo inoltre che la presenza di un corridore ungherese come Fetter, con la partenza a Budapest, sia qualcosa di molto importante per noi e per il nostro sponsor Kometa».
Ivan Basso – Sport Manager EOLO-KOMETA Cycling Team: «Arriviamo al Giro esattamente come volevamo arrivare, con una squadra che si è ben allenata e si è ben comportata in questi ultimi mesi correndo molto bene in tutte le corse che ha fatto. Questo è sicuramente frutto della consapevolezza maturata da un anno in più fatto insieme. Il messaggio è uno solo: umiltà, piedi per terra, perché questa è la prima regola al Giro d’Italia. Questa è la corsa dell’anno: abbiamo 21 giorni in cui dovremo dimostrare di esserci meritati l’invito e dovremo cercare di farci cercare e trovare dai tifosi. Non ci mettiamo dei limiti, ma vogliamo partire dal risultato dell’anno scorso e migliorarci».
Stefano Zanatta – DS EOLO-KOMETA Cycling Team: «Questo è il secondo Giro d’Italia per la nostra squadra e ci arriviamo con un po’ più di consapevolezza, e la certezza di avere una buona squadra e di aver scelto i migliori interpreti per poter essere presenti a un grande palcoscenico come questo. Ci metteremo tutta la nostra forza, il nostro entusiasmo per cercare di dare il meglio per cercare almeno di ripetere le grandi prestazioni dello scorso anno e lottare per un successo di tappa che sarebbe il coronamento di un lavoro e di un cammino che stiamo portando avanti per far crescer questa squadra. Piedi per terra, con la convinzione che alla fine del Giro avremo fatto parlare ancora tanto della Eolo Kometa».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.