Non è stato un inizio di 2022 fortunato per il campione italiano degli Juniores Alessandro Romele. Il bergamasco di Lovere dalla Ciclistica Trevigliese, con la quale ha vinto nel 2021 il tricolore a Darfo Boario Terme nel Bresciano, è passato quest’anno alla formazione orobica Team Colpack Ballan, una delle migliori in assoluto tra le Continental. Alessandro a inizio anno è stato costretto a bloccare la preparazione e sottoporsi all’intervento chirurgico per asportargli le tonsille. Lo abbiamo ritrovato domenica alla partenza della corsa per juniores “Trofeo Città di Treviglio”, dove aveva vinto nel 2021. E come ben si sa “l’assassino torna sempre sul luogo del delitto”.
Tutti dicono che è difficilissimo il salto dalla categoria juniores a quella under 23, per te lo è stato enormemente più complicato visto quello che ti è accaduto.
“Già come categoria il salto è importante, diciamo che già era un bel gradino da superare il salto dagli allievi agli juniores, il salto tra gli Under si è fatto sentire anche solo nella preparazione, ad essere sincero ho solo potuto intuire la differenza visto il problema che ho avuto”.
Ci spieghi bene quello che ti è successo e come hai risolto il problema?
“Verso i primi giorni di gennaio ho avuto un problema fisico dovuto alle tonsille, il medico ha poi scoperto che era da diverso tempo che erano messe male, forse anche da un anno circa. Ho provato a vedere se la situazione migliorava con degli antibiotici perché fare un’operazione non è mai bello, ma è stato inutile e sono stato così costretto all’intervento chirurgico operato dal dottor Davide Thomas Panciera all’ospedale di Seriate, sempre in provincia di Bergamo. E’ andato tutto bene e adesso va decisamente molto meglio”.
Quindi hai vinto il tricolore juniores lo scorso anno nel mese di luglio a Darfo Boario Terme con le tonsille…
“Probabilmente sì! Il dottore quando ha tolto le tonsille mi ha detto che erano veramente brutte brutte…”
Quando hai iniziato la preparazione vera e propria e quando ti rivedremo in gara?
“Dal 18 marzo ho ripreso ad allenarmi costantemente. Sposo naturalmente la filosofia dei miei direttori sportivi del Team Colpack Ballan, quindi facciamo le cose con calma e fatte bene, senza affrettare troppo il passo. Le gare sono dentro di me questo è innegabile, la voglia di mettere il numero c’è, sarebbe bello fare qualcosa verso fine mese, tanto per riprendere confidenza con le corse e riprendere quel ritmo che manca da tanto”.
La bella novità è arrivata con discreto anticipo in quanto il Team Colpack Ballan ha deciso di far esordire in stagione Romele, lunedì di Pasquetta, all’83° Giro del Belvedere a Villa di Villa, frazione di Cordignano nel Trevigiano.
Se ti conosciamo bene stare fermo tutto questo tempo per te è stata una grandissima sofferenza, cosa ti porti dentro alla prima bandierina a scacchi del 2022 nella nuova categoria: rabbia e voglia di rivalsa verso la sfiga che ti ha colpito?
“Certo assolutamente sento dentro queste cose. Facciamo uno sport dove sto capendo anno dopo anno che la testa conta molto, conta davvero moltissimo. Ne è una recente dimostrazione la vittoria del mio idolo, Van der Poel, al Giro delle Fiandre, la gara per eccellenza dove è stato dimostrato che la testa ha un’importanza fondamentale. Quindi torno in gara e la “cattiveria” sarà molta di più di quella che avevo dentro prima. Però non dimentico che sono Under del primo anno e ci sarà da imparare, faticare e stringere i denti”.
Testa sì, ma anche il cuore di tagliare il traguardo con la bici in braccio come hai fatto all’Italiano Juniores?
“Quello è un ricordo di Darfo, per ora è ancora lì. Speriamo che si ripeta…”.
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