Lo vedete chiaramente, il ciclismo si vede poco, quasi niente. Per il momento, per ora, in attesa di prossimi e auspicati accordi. Il nostro beneamato sport – tolte le corse Gazzetta autoprodotte e trasmesse da mamma Rai – soffre di visione miope al limite della cecità. A farne le spese e a soffrire questo stato di cose è il ciclismo di seconda fascia, e cara grazia che il buon Adriano Amici è riuscito “lui di persona personalmente” (per dirla con Montalbano) a concludere un accordo con mamma Rai, altrimenti non vedremmo neanche la Coppi&Bartali: per altro bella, bellissima e ben partecipata.(oggi Coppi& Bartali su Rai Sport alle 18.45).
Negli ultimi anni la PMG di Roberto Ruini garantiva un pacchetto di produzioni molto importanti e strategiche per tutto il movimento, di cui beneficiavamo anche noi di tuttobiciweb, ma soprattutto ne beneficiavano gli organizzatori delle cosiddette corse minori che minori non sono, e in particolare, ne godevamo noi/voi appassionati di ciclismo.
L’accordo per quest’anno c’è, ma di molto depotenziato, anche se poteva e potrebbe essere ancora migliorato e perfezionato. Tutto sembrava volgere al meglio, con tanto di delibera del Consiglio Federale datata 28 dicembre, ma poi ecco il rallentamento. La nuova intensa tra Federciclismo e PMG era subordinata ad un prolungamento di contratto: dagli attuali due a cinque anni, e che avrebbero garantito al movimento del ciclismo tutta una serie di produzioni a costo quasi zero per gli organizzatori, i quali avrebbero beneficiato della messa in onda in streaming su piattaforme nazionali e internazionali.
Poi il congelamento. Un brusco rallentamento, per non dire un ripensamento, che ha portato PMG a concentrarsi per quest’anno sul Giro Donne e sulla produzione di un pacchetto di corse già in essere da cinque stagioni, senza però investire e accelerare il progetto di valorizzazione e internazionalizzazione delle corse di casa nostra, con intese commerciali appetibili e di assoluto prestigio. In pratica, per dirla senza tanti giri di parole o supercazzole, la Federciclismo ha rallentato davanti ad un interessante e strategico investimento da parte di Discovery che crede sempre di più nel nostro sport: basta dare un'occhiata al palinsesto ciclistico reso noto esattamente ieri.
Poi c’è il capitolo “radio corsa”, il rotocalco settimanale di RaiSport che al momento non ha ripreso le proprie trasmissioni perché mamma Rai non ha ancora in mano nulla. Non un programma, non un’intesa firmata con la Federazione, che al momento non si è seduta nemmeno per discutere un’idea di palinsesto. Questo è attualmente lo stato delle cose, ma restiamo fiduciosi, anche perché non possiamo fare altrimenti. E mai come in questo momento, non possiamo far altro che sperare. Staremo a vedere… forse.