Dopo il commento di Silvio Martinello all'intervista al presidente della FCI Cordiano Dagnoni pubblicata su tuttoBICI di febbraio, ecco la risposta del direttore.
Caro Silvio,
scusa se ti do del tu, ma oggi la festa è del presidente Cordiano Dagnoni e non posso permettermi “due ossequi di maniera” consecutivi. Non mi posso lasciare andare a due “forzature” nella stessa giornata. Mi spiace solo che per te le mie domande siano “innocue” e “preconfezionate”, ma forse tutto questo era per annunciare “uri et orbi” che da anni sono nel consiglio direttivo del Gs Darimec. Se è per questo la cosa è ancor più grave: sono da anni amico di Cordiano, Sergio e Christian Dagnoni e non solo di loro. Per volontà di Mario Dagnoni – il papà - scrissi anche un libro sulla loro azienda-famiglia.
Non pretendo applausi e nemmeno medaglie, ma fino a prova contraria tu sai bene che il caso Cassani-Dagnoni-Federazione l’ho tirato fuori io e fino all’ultimo sono stato e resto dalla parte di Davide (pensa che stratega…). Dagnoni, ad una mia domanda scontata e innocua, ha ammesso che forse in quella circostanza qualcosa ha sbagliato. Probabilmente nella comunicazione, forse anche nella gestione politica. Sempre sorretto da una mia ignavia strisciante e atavica gli ho anche chiesto di Renato Di Rocco, figura di alto profilo (continuo a considerarla tale), che poteva essere secondo me il padre nobile della nostra Federazione, e lui non si è sottratto alla domanda, dando chiaramente la sua versione, il suo punto di vista, che per altro è stato confermato anche dallo stesso Di Rocco il quale mi ha confermato che, ad un certo punto della campagna elettore, ha messo tutte le sue fiches su Daniela Isetti.
Dovresti sapere che il presidente Dagnoni non ha mai gradito il fatto che io a più riprese abbia scritto che il suo predecessore (il sempre citato Renato Di Rocco) avesse lasciato nelle casse Federali oltre 2 milioni di euro. Così come non ha gradito che io abbia scritto in più di una circostanza che i successi di Tokyo vengono da lontano, e forse, non sono proprio tutti da attribuire a questa gestione. E anche sulla questione Lega, penso di essere stato piuttosto chiaro e a più riprese: io a favore di questo organismo, Dagnoni solo ora molto più possibilista.
Non voglio tediare te e i nostri lettori, ma invito tutti a sospendere ancora per un attimo il giudizio Supremo verso il presidente e il suo Consiglio. Cordiano Dagnoni taglia oggi il traguardo del primo compleanno alla presidenza e lo valuteremo meglio tra un anno, con assoluta serenità e tranquillità, la stessa che al momento ha mostrato Dagnoni non sottraendosi a nessuna domanda (chiaro, erano innocue e preconfezionate) e rispondendo punto su punto. Dimenticavo: ha parlato anche di te (la domanda assolutamente ridicola e preconfezionata l’ho fatta io: uno come Silvio Martinello non sarebbe utile alla causa del ciclismo? …). Ti ha mosso un appunto e forse tu non hai nemmeno risposto ad una sua precisa domanda (Martinello a parte criticare, cosa fa?). Ma è probabile che anche questa tu l’abbia catalogata tra quelle innocue e preconfezionate.
Con immutata stima e amicizia, in attesa di darle del Lei.
Pier Augusto Stagi