A Natale siamo tutti più...b uoni, ma non è esagerato dire che la stagione 2021 di Sidi ha confermato i trend degli anni passati, e superato le aspettative con l’azienda protagonista delle grandi competizioni internazionali, partecipe dei successi di grandi campioni.
La vittoria di Egan Bernal al Giro d’Italia è stata capace di rievocare ricordi e unire generazioni tramite il talento purissimo di campione antico e moderno.
L’importante podio di Richard Carapaz al Tour de France - terzo classificato - che dagli Champs Elysées di Parigi è approdato direttamente ai Giochi Olimpici di Tokyo, conquistando la medaglia d’oro nella corsa in linea e regalando all’azienda di Dino Signori la quarta olimpiade.
Il Tricolore e le stelle del Campionato Europeo hanno regalato nuove grandi emozioni con i trionfi di Sonny Colbrelli che ha coronato la sua straordinaria stagione vincendo anche un’edizione memorabile della Paris-Roubaix.
Per concludere con i due incredibili successi iridati, al centesimo Campionato del Mondo di Leuven, conquistati da due promettenti atleti come Filippo Baroncini ed Elisa Balsamo.
Alle spettacolari vittorie in bicicletta, si aggiungono certamente quelle della moto. La squadra ufficiale della Suzuki - composta dai piloti equipaggiati Sidi Sylvain Guintoli, Xavier Simeon e Gregg Black - ha trionfato prima alla 24h di LeMans, un caposaldo della moto endurance fin dal suo debutto negli anni Settanta, e successivamente al Campionato EWC.
Billy Bolt ha scritto la storia diventando il primo Campione Mondiale FIM Hard Enduro mentre un’altra gloriosa impresa è da attribuire a Cairoli e Guadagnini che hanno conquistato il titolo mondiale a squadre al Trofeo delle Nazioni, un evento storico di questa specialità giunto alla 74° edizione.
E’ stato un anno straordinario che vogliamo chiudere con un racconto speciale di uno dei nostri più iconici ambassador: Paolo Bettini. Una storia che comincia con un sogno per ricordarci che la magia di Natale si può conservare per tutto l’anno e che una passione autentica può durare per sempre.
‘Appassionarsi al ciclismo è stato quasi naturale per me, il mio babbo amava molto questo sport, era un organizzatore di gare ma chi mi ha fatto veramente innamorare della bici è stato mio fratello Sauro di dieci anni più grande. Ricordo le domeniche del 1978, avevo quattro anni e andavo alle corse con loro e la mia biciclettina ma avrei anche voluto quelle affascinanti scarpe con la suola di cuoio che indossava mio fratello durante le corse e gli allenamenti. Erano le mitiche Sidi in pelle nera e scritta bianca con le tacchette di Dino Signori. Ogni tanto, gliele rubavo e le provavo ma erano larghissime! Mi sentivo un ciclista vero. Nel 1981 finalmente iniziai a correre e arrivarono le scarpe che avevo tanto desiderato. Da lì in poi tutti sanno com'è andata la mia storia con la bicicletta.'
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