È stata una festa, in piena regola, come deve essere in certe occasioni. Una festa per i 30 anni della Colpack azienda leader mondiale nella raccolta differenziata (sacchi in polietilene etc) di Mornico al Serio (Bergamo). Un traguardo, una meta, uno striscione tagliato come sono soliti fare i ragazzi che questa maglia vestono sulle strade del mondo.
È stata una festa, in piena regola, per Beppe Colleoni, il patriarca, il patron, l’imprenditore appassionato che è stato festeggiato dalla sua famiglia e dalla famiglia del ciclismo, di cui facciamo parte anche un po’ noi, tutti, anche voi che ci leggete, perché almeno una volta all’anno, in occasione di queste ricorrenze, ognuno di noi dovrebbe rendere un grazie a chi con il proprio lavoro e la propria passione ha dato vita e da vita ad un sogno che si chiama ciclismo.
È stata una festa, in piena regola, per tutti. Per Giuseppe “Beppe” Colleoni, per la signora Wanna, per i figli Cristiano, Michele e Daniel. Per Federica Pezzotta (la signora Bevilacqua), per anni anima di un’azienda diventata impresa, industria e famiglia. Tutti riuniti a “La Vacherie” di Brusaporto (Bg), ad incominciare dai massimi dirigenti dell’azienda, ma anche dal team manager del team, Antonio Bevilacqua, e Rossella Di Leo, Gialuca Valoti e ex corridori Colpack del calibro di Fausto Masnada, l’iridato Filippo Baroncini (Oscar tuttoBICI 2021) e l’oro olimpico di Tokyo con il quartetto Simone Consonni. Al patron Colleoni sono state donate le maglie rosa del Giro Under di Ayuso e quella di campione del mondo di Baroncini.
Tanti gli applausi, tanti gli evviva, molte le promesse e i sogni da realizzare, sia in nome di un’azienda che è un’eccellenza nel mondo, sia in nome di una squadra che per il mondo porta in giro il nome di un’azienda fattasi impresa e industria, senza mai smettere di essere famiglia.
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