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Paolo Tedeschi, Coordinatore del Comitato Organizzatore della Bici al Chiodo, ha scritto una lettera aperta nella quale spiega i motivi della decisione assunta, vale a dire il rinvio dell'edizione 2022 al 2023.
«Cari amici, collaboratori e sostenitori della Bici al Chiodo desideriamo informarvi che, nostro malgrado, abbiamo valutato di rinviare anche l’edizione prevista a gennaio 2022 e darvi l’appuntamento al 2023.
Ci siamo trovati ad assumere una decisione non facile, per certi versi ancora più complicata di quella del 2020, ma le tante e necessarie considerazioni del caso hanno portato il Comitato Organizzatore ad adottare nuovamente questa scelta collegiale che siamo certi saprete comprendere nelle sue motivazioni tutte ancora legate alla situazione sanitaria. La stessa ora può definirsi certamente non emergenziale, ma con numerose incognite, che ancora richiedono particolari attenzioni e misure cautelative per evitare eventuali contagi. Lo specifico caso e la complessità della nostra manifestazione richiede tempi organizzativi lunghi che sarebbero già dovuti iniziare, nonostante l’incertezza delle norme da adottare a partire da quelle della ristorazione a quelle del distanziamento fra le persone, che significherebbero dimezzare la partecipazione, che già da alcuni anni vede una richiesta di gran lunga superiore alla disponibilità e già questo è motivo di forte imbarazzo nell’escludere tanti amici.
Poi ancora la difficoltà nell’avere la qualificante presenza dei giovani atleti, sottoposti a norme severe anti-contagio, per i quali la nostra manifestazione può rappresentare motivo di rischio.
Da ultimo, sicuramente non per importanza, abbiamo tenuto in debito conto che siamo giunti alla 20^ edizione e per questo importante traguardo vogliamo costruire una giornata particolarmente significativa e senza condizioni che sottraggano l’entusiasmo e il calore propri del nostro 44° incontro.
Ed è alla luce di queste criticità che abbiamo assunto nuovamente la decisione del rinvio, che non può essere prorogato anche per la doverosa copertura finanziaria. Arrivederci al più presto. Paolo Tedeschi».
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