Il Team BikeExchange, squadra di ciclismo World Tour maschile e femminile australiana, rinnova la fiducia per la stagione 2022 nell’Istituto delle Riabilitazioni Riba di Torino, che per il secondo anno consecutivo sarà la Clinica ufficiale del Team.
Il rinnovo di questa partnership con uno dei team più importanti a livello mondiale (che vanta campioni quali Simon Yates, Michael Matthews, Amanda Spratt, Teniel Campbell), conferma il centro torinese quale punto di riferimento, a livello internazionale, per le squadre più importanti del ciclismo professionistico, che affidano alla competenza affermata dello staff medico i propri atleti, sia in fase preparatoria che riabilitativa.
La collaborazione è stata rinnovata durante la conferenza stampa svoltasi presso l’IRR di Torino, in Corso Francia, 104/3. Presenti all’evento gli atleti maschili e femminili, il Team Manager e l’equipe medica del team.
“Siamo davvero molto orgogliosi di poter continuare la nostra collazione con una squadra così importante, ricca di grandi campioni, a testimonianza della grande expertise riguardo le necessità dei ciclisti professionisti, acquisiti dall’IRR dopo anni di collaborazione con il mondo del ciclismo professionistico” spiega il Dott. Ugo Riba, Presidente del Gruppo CIDIMU. “Ci rende felici soprattutto la fiducia che continuiamo a ricevere dal Team BikeExchange, il quale per il secondo anno ci affida i suoi atleti certi della professionalità e la competenza con la quale lavoriamo per preparare gli sportivi alla forma perfetta che serve per competere a livello internazionale”.
Molto apprezzata dagli atleti la tDCS (Stimolazione Transcranica a corrente diretta continua) multicanale, innovativa tecnica che consente di stimolare diverse aree cerebrali, efficace, indolore e senza effetti collaterali. La base di questa tecnologia sta nel fatto che il cervello è in grado di controllare qualunque funzione mentale e fisica di qualunque soggetto. Le prestazioni sportive necessitano non soltanto di forza fisica, allenamento, predisposizione etc. ma anche di un atteggiamento mentale particolarmente adatto alle gare. La tDCS, agendo su diverse funzioni cerebrali che entrano in gioco nel gesto sportivo, ha permesso ai ciclisti del Team BikeExchange di gestire meglio la fatica, di aumentare la rapidità e la precisione del gesto atletico e di riposare meglio dopo prestazioni particolarmente impegnative.
“Conosco l’Istituto di Riabilitazione Riba di Torino ormai da tempo - afferma Brent Copeland, General Manager del Team BikeExchange - ed è per me un vero piacere poter annunciare il proseguo della nostra collaborazione anche per la prossima stagione. Oltre alle visite mediche per il team maschile e femminile, che abbiamo fatto nei giorni scorsi, IRR ci supporta nella riabilitazione dei nostri atleti che hanno subito un infortunio o che sono state vittime di incidente. Quella con IRR è una relazione ormai consolidata e che continua a funzionare molto bene. Per questo, ancora una volta, ci tengo a ringraziare tutto lo staff di IRR per il loro supporto e la grande disponibilità nei confronti dei nostri atleti”.
L’Istituto delle Riabilitazioni di Torino è un centro medico d’eccellenza, uno dei 23 Istituti certificati al mondo come Collaborating Centre of the International Federation of Sports Medicine, prestigioso riconoscimento ottenuto nel 2016. L’IRR dispone di moderni ambulatori specialistici per affrontare le diverse problematiche della Medicina dello Sport, e propone un modello di Riabilitazione Integrata che spazia dal campo ortopedico a quello cardiovascolare, con ogni possibile intervento in reumatologia, neurologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, urologia e dermatologia. L’IRR ha ottenuto in brevissimo tempo delle importanti convenzioni con l’Università degli Studi di Torino, di Pavia, di Madrid, di Valencia e delle Canarie e dei riconoscimenti ufficiali da parte dell’Accademia di Medicina.
L’Istituto delle Riabilitazioni fa parte del Gruppo CIDIMU, fondato dal Dr. Ugo Riba a Torino nel 1982, con la finalità di sviluppare la diagnostica con ultrasuoni e ha avuto il merito di portare e far conoscere in Italia l'EcoDoppler, tecnica che unisce le informazioni morfologiche dell'ecografia con quelle emodinamiche del Doppler. Grazie all'integrazione di questi due dati, l'EcoDoppler ha permesso agli ultrasuoni di diventare uno dei più formidabili mezzi diagnostici attualmente disponibili in medicina.
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