Wout van Aert ieri nel velodromo di Roubaix non è entrato da vincitore. Il belga si è dovuto accontentare di un settimo posto perché, come al Mondiale, le gambe non lo hanno sostenuto. «Ho corso sempre con il pensiero di cadere». Questa è stata la prima battuta del campione fiammingo.
Van Aert alla partenza da Compiegne scherzava sul fatto che avesse gli occhiali da sole in una giornata con il meteo pessimo. Ieri la pioggia e il fango, sono stati il dramma dei corridori e gli occhiali specchiati, sono presto spariti. «Li avevo messi per difendere gli occhi, ma ben presto me ne sono dovuto sbarazzare perché erano pericolosi. All’improvviso passando in una pozzanghera, si sono riempiti di fango e non vedevo più nulla. Così ho capito che era meglio abbandonarli».
Van Art non è soddisfatto del suo risultato, lui da favorito numero uno alla vigilia della corsa, voleva di più da se stesso ma così non è stato. «Non sono soddisfatto di come sono andato sul pavé, ho commesso troppi errori anche se ero davanti».
Cadere era facile e in un attimo la corsa poteva essere persa e Van Aert, in questa Roubaix piena di fango, ha deciso di essere più prudente. «Non è stato facile e sono stato costretto anche a cambiare bici, per un tratto di corsa sono andato senza utilizzare il freno posteriore».
Van der Poel era l’altro favorito di giornata e quando ha accelerato, il belga non lo ha seguito. «Quando Mathieu ha accelerato io ero semplicemente troppo distante. È stata colpa mia perché la partita non era ancora persa. Probabilmente questo settimo posto era quello che meritavo, tutto qui».
Il belga che in questa stagione ha comunque ottenuto risultati importanti, per un po’ staccherà la spina, prima di prendere la bici da ciclocross. «Adesso l’unica cosa che voglio fare è riposarmi, ho veramente bisogno di staccare la spina. Fare una corsa come questa è difficile, devi rimanere sempre concentrato, perché il rischio di cadere è elevato. Mi dispiace per il mio settimo posto, che comunque il mio risultato migliore in questa corsa».