
Lizzie Deignan ha corso in solitaria per oltre 80 chilometri andando a dominare la prima edizione della Parigi-Roubaix Femmes. Ed Elisa Longo-Borghini ha firmato la doppietta per la Trek-Segafredo, arrivando da sola nel velodromo al terzo posto, dietro Marianne Vos.
La vincitrice Lizzie Deignan confessa: «Sono molto emozionata e sono orgogliosa di quello che ho fatto. Non sarà originale dirlo, ma... non posso credere che sia successo».
E aggiunge: «Stamane ci siamo dette: “In questa gara tutto può succedere”. Stavo solo cercando di pedalare nelle prime posioni sul pavé perché sapevo che Van Dijk era attardata. Poi ho guardato dietro non c'era nessuno, e ho pensato “beh, almeno allora devono inseguire”. Non sono stata sicura di vincere fino a quando non sono entrata nel velodromo! Onestamente, non riuscivo a sentire nulla, le mie gambe avevano crampi e sapevo che anche finoall'ultima sezione si potevano perdere due minuti se i crampi si fossero stati più dolorosi. Ho davvero cercato di mantenere un ritmo regolare perché a questo punto della stagione le energie sono davvero poche. Quando ho sentito che Vos stava inseguendo e arrivaa velocemente e ho detto, “oh no!” Non è mai bello che Marianna Vos ti insegua, ma sapevo di avereun buon vantaggio. L’ingresso nel velodrom poi è stato surreale. Ho visto gli uomini farlo per anni e sapere che sono la prima donna a farlo è davvero speciale».
La sua compagna di squadra Elisa Longo Borghini aggiunge: «È stata una Parigi-Roubaix davvero incredibile e credo che nessuno meritasse la vittoria più di Lizzie. Oggi ha fatto la storia, noi abbiamo fatto la storia. È difficile spiegarlo, ma è una sensazione incredibile. Le pietre erano davvero scivolose e sono caduta 3 o 4 volte, ma ce l'ho sempre fatta. Ci è stato detto di non mollare mai se avessimo qualcosa perché la Parigi-Roubaix è così, hai sempre la possibilità di rientrare in corsa e ottenere un risultato».