L'ORA DEL PASTO. ERA LA MACCHINA DEI POETI...

NEWS | 03/10/2021 | 07:36
di Marco Pastonesi

La prima “macchina” era quella del capo: presenziava al villaggio di partenza per controllare, si ripresentava al quartiertappa d’arrivo per dirigere, come avvolta da un alone di potere e un’aura di autorità, tanto da essere temuta e omaggiata. La seconda “macchina” era quella dei cronisti: andava alla partenza per intervistare e filmare, correva all’arrivo per intervistare e scrivere, fra partenza e arrivo si fermava per montare e inviare, e conservava – anche a motore spento - un’aria concitata e frettolosa. La terza “macchina” era quella dei poeti: alla partenza coglieva e raccoglieva, all’arrivo scavava e approfondiva, fra partenza e arrivo – lungo il percorso della corsa – annusava e ammirava, esplorava e scopriva, recitava e dettava.


Al Giro d’Italia “La Gazzetta dello Sport” partecipava corazzata e perfino blindata: nella sala riservata alla stampa alzava un “separè” per scollegarsi dai colleghi, isolarsi, forse – inconsapevolmente – distinguersi. (A me la cosa non è mai piaciuta). E qui, tutti insieme in un palazzetto dello sport o in una scuola elementare, ma da separati in casa, prima seconda e terza “macchina”, finalmente parcheggiate l’una accanto all’altra, riformavano la squadra e costruivano – in sintonia con un’altra squadra, quella schierata nella redazione - le pagine del giornale, della corsa e perfino della storia. Tra editoriale e cronaca, interviste e ritratti, pezzi di colore e marchette di classe, chicche e curiosità, numeri e dorsali, ordini e classifiche, elenchi e comunicati, foto grandi e fotonotizie, mappe e altimetrie, infografici e vignette. Cose così. Da prima della partenza a dopo l’arrivo, quasi quattro settimane di vita. Una vita meravigliosa.


La “macchina” (continuo a scriverla fra virgolette perché era una parola-chiave del nostro gergo quotidiano, del nostro lessico familiare, del nostro glossario roseo) cui venne attribuita per la prima volta la qualifica “dei poeti” era composta da Claudio Gregori e Valerio Piccioni, inviati, e Gigi Belcredi, norcino ma in questo caso autista, anzi, “auriga” come proclamato dallo stesso Gregori. A loro spettavano i pezzi di colore, detti anche affreschi o “feuitillion” (“i fogliettoni”), un’antica eredità giornalistica, perché fin dalle prime edizioni il Giro d’Italia rappresentava una straordinaria opportunità per ruminare autentico giornalismo: andare, vedere, scrivere, cioè trovare, verificare, documentare, cioè cercare, controllare, testimoniare, cioè raccontare, narrare, tramandare. Da Dino Buzzati a Indro Montanelli, per dirne due targati “Corriere della Sera”. Da Alfonso Gatto ad Anna Maria Ortese, per dirne altri due, il primo per “l’Unità”, la seconda per “L’Europeo”. Da Luigi Gianoli a Gian Maria Dossena, per dirne due (grandi, grandissimi) della “Gazzetta dello Sport”.

“La macchina dei poeti” ha poi accolto – fra gli altri – Andrea Schianchi, Paolo Condò e il sottoscritto, tenendo come titolari inamovibili (ma in perenne movimento) Gregori navigatore e Belcredi auriga. Era sempre un maggio letterario, culturale, artistico, e atletico, marinaio, ciclistico, e volatile, onirico, aeronautico. Oggi ricordato con infinita, incolmabile, inesauribile nostalgia. Tant’è che, qualche giorno fa, l’ultima “macchina dei poeti” – detto sempre, dato il mezzo motorizzato, con autoironia e senza autocelebrazione - si è ritrovata a tavola, al Portico di Montalto Pavese, dove Gigi Belcredi gioca in casa. Grandi risate (per le risottate ripasseremo). E la promessa che, ogni 20 settembre, ultimo giorno dell’estate, si farà il tagliando annuale per controllare i livelli, non tanto alcolici e colesterolici, ma di allegria e leggerezza, insomma, i livelli da noi considerati poetici.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sono il campione belga Eli Iserbyt e l'iridata Fem Van Empel i vincitori del classico Urban Cross per le categorie elite che oggi è andato in scena a Kortrijk, in Belgio, quale prova della challenge Exact di Ciclocross. Iserbyt, della...


Un attestato di ringraziamento è stato assegnato a Sara Fiorin dalla Regione Lombardia. Il il presidente Attilio Fontana, insieme al sottosegretario allo Sport, Federica Picchi, e a nome dell’intera Giunta regionale, ha voluto infatti ringraziare la pattuglia olimpica (70 atleti...


Brillante prestazione del giovane Patrik Pezzo Rosola a Troyes dove si è svolta la quinta manche della Coppa di Francia di Ciclocross per la categoria juniores. Il figlio della olimpionica Paolo Pezzo e dell'ex professionista Paolo Rosola, ha chiuso nella...


Quando lo contattiamo Luca Raggio è appena sceso di sella dopo una pedalata e ci conferma subito ciò che ieri in tarda serata aveva affidato ad un post sui social «Sì, correrò per la carica di presidente del Comitato Regionale...


Eva Lechner, plurititolata portacolori dell’Ale Cycling Team, reduce dalla vittoria ottenuta la scorsa settimana a Castelletto di Serravalle-Valsamoggia, domenica sarà di scena in Veneto a San Pietro in Gu per il 9° CX del Brenta-Trofeo Morbiato, gara nazionale valida come...


Con Ernesto Colnago è un continuo viaggio, nel passato e nel futuro. A novantadue anni suonati (il 9 febbraio saranno 93!) è un vero condensato di progettualità. Ha sempre qualcosa da fare, anche adesso che ha lasciato la sua Colnago...


I lettori più attenti se ne saranno già accorti, quelli che non masticano l'italiano come lingua madre ne saranno felici, per chi vuole allenare l'inglese ora ha un'occasione in più per fare pratica. Da oggi tuttobiciweb.it proporrà tutte le notizie anche...


La triste notizia l’ha diffusa con un post su Facebook suo figlio Giulio. A Cascina all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è morto Luciano Galleschi, personaggio conosciuto in tutto l’ambiente del ciclismo...


Una festa in grande stile, con tanti ospiti e tanto divertimento, d’altronde ormai Alex e Johnny Carera ci hanno abituato a fare le cose in grande e anche questa volta hanno centrato l’obiettivo. Dopo la partita a padel del pomeriggio...


Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024