Solo pochi centimetri hanno separato oggi Arlenis Sierra da uno storico podio al Campionato del Mondo su strada di Lovanio: la campionessa cubana della A.R. Monex Liv Women's Pro Cycling Team si è infatti resa protagonista di una gara eccellente che l'ha vista tagliare il traguardo in quinta posizione dopo aver lottato spalla a spalla con le migliori atlete al mondo. La corsa si è disputata su un percorso molto nervoso di 157.7 chilometri, senza grandi salite ma con una ventina di brevi muri e continue curve e cambi di direzione: dopo una prima parte relativamente tranquilla, la velocità del gruppo è aumentata notevolmente negli ultimi 50 chilometri con Arlenis Sierra che è sembrata pedalare sempre meglio con il passare del tempo.
Nel finale Arlenis Sierra ha provato a rispondere in prima persona ad alcuni attacchi che potevano rivelarsi decisivi: la stella della A.R. Monex Liv Women's Pro Cycling Team era infatti l'unica rappresentante di Cuba in gara, ed in ogni momento ha dovuto fare da sola senza quel supporto fondamentale che invece hanno avuto quasi tutte le sue rivali in una prova estremamente dispendiosa di energie fisiche e mentali. Sierra ha quindi provato a lanciare nello sprint finale, recuperando molte posizioni all'ultimo chilometro, ma la stanchezza si è fatta sentire togliendo alle gambe quello spunto che avrebbe potuto regalare una medaglia: il quinto posto è quindi accolto con un mix di emozioni, tra la soddisfazione per un risultato di prestigio e il rimpianto per il podio sfumato di poco.
«Se sono contenta? Un po' sì e un po' no - ha dichiarato Arlenis Sierra - perché è stata un'ottima gara e ad un certo punto speravo di poter ottenere anche qualcosa in più, di poter prendere una medaglia. Credo che il momento decisivo sia stato a circa 6 km dall'arrivo, aveva attaccato un gruppetto molto pericoloso con Vos e Longo Borghini, potevano arrivare e così mi sono mossa in prima persona: purtroppo appena sono rientrata le altre si sono fermate, ma lo sforzo fatto è stato intenso. In volata poi ero stanchissima, non avevo le forze per poter fare di più, ma se c'è un rimpianto è proprio per quell'attacco sfumato».
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