Esultano le ragazze della nazionale italiana, che con l’oro di Elisa Balsamo hanno portato a termine un mondiale straordinario. La gioia è tanta e anche la commozione per una vittoria tanto desiderata e che si è concretizzata sulle strade di Lovanio, nel Belgio fiammingo.
«Sono felicissima, è stata una giornata bellissima e non potevamo chiedere di meglio - ha detto Elisa Longo Borghini -: è stato molto bello l’ultimo chilometro, nel quale non c’è stato nemmeno bisogno di parlare. Maria Giulia mi aveva detto che non ne aveva per fare l’ultima, io le ho detto che potevo provarci e poi ci ha pensato Elisa, ha fatto tutto lei, ha vinto lei la corsa. Mi sono sentita bene fin dall’inizio e avevo ben chiaro quale doveva essere il mio ruolo: portare Elisa il più vicino possibile alla linea d’arrivo e lanciarle lo sprint ed è quello che ho fatto».
Il sorriso della Longo Borghini è sincero e per lei aver aiutato la compagna a vincere è una grande soddisfazione. La Longo Borghini è stata l’azzurra che fino alla fine è rimasta vicino alla Balsamo, lanciandola nel finale verso la vittoria. «Per me è veramente una grande soddisfazione, poche volte mi capita di essere l’ultima donna e in questo ruolo mi sono trovata bene. Mi sono divertita tantissimo negli ultimi 5 chilometri perché sapevamo cosa stavamo facendo e come lo stavamo facendo».
Marta Bastianelli era l’altro capitano della nostra nazionale, ma con un ruolo diverso rispetto alla Balsamo, che era deputata a disputare la volata. Marta è contenta, lei la veterana del gruppo, in carriera ha vinto tanto, anche la maglia di Campionessa del Mondo nel 2007 a Stoccarda e adesso, è contenta che sia una giovane italiana ad indossare la maglia con l’iride. «E’ stato un Mondiale bellissimo vissuto da veterana. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, riprendendo ogni fuga e lavorando duramente fino agli ultimi due chilometri».
La vittoria non sempre è scontata e le azzurre hanno fatto un ottimo lavoro, superando nel finale tutte le avversarie e lasciandosi alle spalle quelle atlete che oggi, erano partite da favorite. «In modo silenzioso abbiamo dominato la corsa, siamo state veramente bravissime tutte, è una grande soddisfazione tornare a casa con questo bel risultato».
Felicissima anche Vittoria Guazzini, la più giovane del gruppo: «C’è poco da dire, sono senza parole e ho appena finito di piangere! Sapevo che ce la poteva fare, noi eravamo consapevoli di avere una squadra molto forte. Io ho dato tutto finché ne avevo, poi le altre hanno fatto il resto».
Dino Salvoldi, con la voce rotta dall'emozione, esalta la prova di tutta la squadra: "E' accaduto tutto quello che avevamo previsto. Non per questo si può dire che sia stato un successo scontato. L'Olanda si è dimostrata una formazione ricca di talento, ma oggi le azzurre si sono dimostrate superiori. Propongo di cambiare il protocollo delle premiazioni, invece di far indossare la maglia iridata solo al vincitore sarebbe giusto, mai come in questo caso, che la indossassero tutte".
Anche il presidente della FCI Cordiano Dagnoni è sulla stessa onda: "Vedere gioire, oggi come ieri, tutta la squadra per le vittorie mondiali dimostra che il clima è cambiato: si lotta tutti per uno stesso scopo. Mi auguro che questo 2021 non finisca mai per le tante gioie sportive che ci ha regalato. Il ciclismo corre sulle ali del successo: dal quartetto alle Olimpiadi a questo mondiale... non vogliamo smettere di sognare".