Filippo Ganna si conferma imperatore del mondo. Il ragazzo di Verbania, iridato lo scorso anno a Imola, quest’anno ha conquistato nuovamente il titolo nella patria del ciclismo, nel Belgio fiammingo ferito e risentito per non aver visto il trionfo di Wout Van Aert e Remco Evenepoel.
«Non era facile rimanere calmi oggi, ma dalla nazionale ho avuto tanti motivatori che mi hanno aiutato». Filippo Ganna è partito per ultimo, da campione mondiale in carica è stato l’ultimo a scendere dalla rampa, un minuto e mezzo dopo la partenza di Van Aert, che ad ogni colpo di pedale veniva incitato dal pubblico di casa.
«Riconquistare un titolo in un Paese dove si vive a pane e ciclismo non era facile. Non sono partito piano e sapevo che la prova era lunga e dovevo gestirmi e non sono mai entrato nella mia zona rossa. Dall’ammiraglia mi hanno spinto tantissimo e mi dispiace per il tifo belga, perché quando sono passato ho sentito qualche “buuuu” e qualche insulto anche, ma so che fa parte del gioco».
Super Pippo ha corso forte e quando a Brugge ha tagliato il traguardo con la certezza di aver vinto, il pubblico si è ammutolito, perché lui, il ragazzo arrivato dal Piemonte, aveva battuto per la seconda volta il campione di casa, il Wout nazionale, l’unico capace di unire sotto la stessa bandiera le Fiandre e la Vallonia. «Avrei voluto correre anche la prova in linea di domenica, ma so che c’è tanta carne sul fuoco e non voglio affrettare le cose e ne ho tante da fare come la pista. Tanta gente dopo le Olimpiadi è andata in vacanza, io invece ero già pronto una settimana dopo. L’anno prossimo ci saranno da affrontare anche le classiche qui in Belgio».
Filippo Ganna è un corridore fuori dal comune, è l'uomo della velocità per eccellenza, capace di volare sulla pista e di conquistare Mondiale e Olimpiadi, sempre con il sorriso e il rispetto per l’avversario.
«E’ stata una gara molto dura. La scorsa settimana nella crono agli Europei non avevo gambe buone, ma sono riuscito ugualmente a rimanere calmo e concentrato. Oggi ho provato a spingere più forte di Van Aert ed Evenepoel ed è andata bene. Ho corso in rimonta, con in mente la motivazione che dovevo migliorare».
Filippo Ganna è stato straordinario, ha saputo gestire la corsa in modo perfetto. Ha lasciato correre gli avversari e lui ha saputo fare di meglio, con 6 secondi in meno rispetto a Van Aert e 44 meno di Evenepoel. Così l’Italia ancora una volta ha conquistato l’oro e il Belgio con Van Aert ed Evenepoel si è dovuto accontentare dell’argento e del bronzo. «Sono sicuro che Remco ed Evenepoel andranno fortissimo la prossima settimana, sarà sicuramente la loro corsa. La vittoria più importante nella mia carriera? Il Mondiale dello scorso anno, perché arrivato in momento particolare per tutti con il Covid. Dall’inizio del 2021 mi ero posto l’obiettivo di vincere due medaglie, ma questa maglia è una conferma e non è mai facile confermarsi e voglio applaudire me stesso per quello che sono riuscito a fare».
Filippo Ganna è l’uomo dei record, capace di vincere la maglia iridata nella prova a cronometro per due anni consecutivi. Ganna ha vinto il Mondiale della ripartenza, quello della speranza, quando il Covid continuava a farsi avanti. Oggi è arrivata la conferma per lui e la certezza che le fatiche e i sacrifici, lo hanno ripagato. «Tutti vivono la pressione della gara, ma io questa mattina mi sono svegliato con il sogno di vincere. Non è facile mantenere la concentrazione gara dopo gara, obiettivo dopo obiettivo. Ho battuto grandi avversari negli ultimi anni, ma tutto può dipendere da come prendi una curva, in una cronometro le differenze sono piccolissime e in questa gara in particolare la differenza è stata di appena 6”».