Dopo aver visto che Hannah Ludwig non era riuscito a sopravanzarla, Vittoria Guazzini si è fatta scappare qualche lacrima. Comprensibilmente, visto che non capita tutti i giorni di diventare campioni europei. La ragazza pratese si è infatti imposta nella cronometro U23, stracciando la concorrenza. «Ci tenevo, volevo regalare una gioia anche alla mia famiglia dopo i tanti sacrifici fatti. Stanotte avevo dormito poco, ero tesa» ha detto Guazzini.
Una gioia condivisa con l'amica e compagna di nazionale Elena Pirrone, che si è presa la medaglia di bronzo: «Fino alla fine ho tifato per Elena, perché sapevo che anche lei ci teneva molto ad arrivare sul podio. Hannah Ludwig è una grande atleta, ci sfidiamo da quando siamo junior ed è bello vedere che stiamo crescendo bene. A questo punto non resta che confermarci anche tra le elite».
Anche Vittoria è tra le figlie della multidisciplina. Meno di un mese fa era a Tokyo per l'inseguimento a squadre, dopodiché è tornata e ha preso la bici da strada e da cronometro per preparare l'appuntamento di Trento. «L'obiettivo principale dell'anno erano le Olimpiadi, che sono state un'esperienza bellissima e nuova, però poi avevo messo nel mirino anche questa prova. Dopo Tokyo ho faticato molto nella prima gara in Olanda, in cui c'erano tappe lunghe, anche perché arrivavo dai 4 km dell'inseguimento e uno sforzo diverso. Poi però il carico di lavoro ha cominciato a dare i suoi frutti ed eccomi qua dopo una bellissima performance» ha detto ancora Guazzini, sempre brillante e spigliata.
Il talento c'è sempre stato, ma Vittoria ha anche una grande testa e non è un caso che sia uscita con il 100 dal liceo scientifico e si stia guardando intorno per continuare gli studi in Università, anche perché «mamma avrebbe piacere che continuassi a studiare, ma è la prima a festeggiare quando vinco». «Credo di avere abbastanza margini per migliorare, so che fino ad ora non sono stata professionale al 100% e dovrò limare alcune cose per rendere al massimo - ammette ancora Guazzini, che quest'anno ha vissuto sul Lago di Garda ma dal prossimo anno dovrebbe tornare nella sua Toscana -. Ma finché hai 20 anni credo che possa andare bene anche così. La cosa che soffro di più? La dieta, sono ghiotta di parmigiano e nutella, non è facile resistere alle tentazioni...».
Dopo tre stagione in Valcar, la 20enne di Pontedera si trasferirà nel 2022 alla FDJ Nuovelle Aquitanie Futuroscope: «Volevo uscire dalla comfort zone e ho scelto di andare in Francia, ma devo dire un grande grazie alla Valcar, a Valentino Villa e Davide Arzeni, per questi tre anni, mi hanno permesso di crescere in tranquillità, mi hanno ascoltata e dato tutti gli elementi per ritagliarmi il giusto spazio in questo sport».
Intanto siamo sicuri di poter contare su una cronowoman di talento: «Non ho mai detto che mi piacciono le cronometro, perché sinceramente bisogna volersi male per arrivare al traguardo così distrutte, ma vado bene, mi trovo a mio agio e sicuramente continuerò ad allenarmi per diventare ancora più forte. In FDJ mi hanno già detto che continueremo ad investire su questa disciplina». Prima, però, l'aspettiamo al Mondiale.