Giulio Ciccone si ritira dalla Vuelta 2021 dopo una rovinosa caduta. Pronti via e dopo pochi chilometri sono diversi i corridori che assaggiano l’asfalto: a terra anche Guillaume Martin (Cofidis), secondo in classifica generale, Eric Mas (Movistar), che nella generale è quarto, ma quel che più ci dispiace è che a finire per le terre è anche l'abruzzese della Trek Segafredo, che picchia il ginocchio sinistro e dopo un lungo inseguimento per rientrare in gruppo, è costretto ad alzare bandiera bianca.
Niente da fare, dopo il Giro, anche la Vuelta non sorride al ventiseienne che stamattina era partito dalla 12° in classifica generale con un ritardo di 6’16” dalla maglia rossa Odd Christian Eiking. Due cadute, sia il Giro che alla Vuelta, hanno tarpato le ali a questo ragazzo che non si può dire che sia stato supportato dalla fortuna. A maggio, era finito per le terre lungo la discesa del Passo di San Valentino. Oggi in avvio di tappa, con conseguente botta al ginocchio che non gli ha consentito di proseguire. Peccato davvero, perché Giulio aveva tutto per puntare almeno alla top ten, invece si è dovuto arrendere alla sfortuna che l’ha preso di mira.
Coinvolti nella stessa caduta e costretti al ritiro anche Sep Vanmarcke della Israel Start Up Nation e Rudy Molard della Groupama FDJ.
AGGIORNAMENTO ORE 19. Scrive la Trek Segafredo: Ciccone ha riportato una profonda ferita lacero-contusa nella parte interna del ginocchio destro causata dalla corona più grande di una bicicletta. In questo momento è all'ospedale di Santander con il medico di squadra Emilio Magni per ulteriori esami. Dopo i risultati di questi esami verrà rilasciato un comunicato completo.
AGGIORNAMENTO ORE 20.30. Le ulteriori indagini sono state condotte presso l'ospedale DiNdar e le radiografie non hanno rivelato fratture all'anca destra e alla tibia destra.
"È una situazione molto difficile da accettare; Mi dispiace tanto" - ha detto un Ciccone evidentemente provato -."Dopo il Giro, sono costretto ad abbandonare anche la Vuelta nel momento chiave della gara. Dopo l'incidente, ho provato a ripartire anche se il dolore era molto forte. Non volevo davvero arrendermi, ma a un certo punto non riuscivo più a pedalare. Lasciare la gara per sfortuna non ha senso, devo superare la delusione, ma in questo momento non è facile".