Dal motocross alla mountain bike il passo è breve, ma ciò che più conta per Tony Cairoli sono i benefici ottenuti dall’uso di quest’ultima per mantenere elevata la preparazione fisica prima e durante la stagione agonistica.
Il nove volte campione di motocross era alla ricerca di un partner affidabile e di qualità per i propri allenamenti fuori dai campi di gara, e la scelta è ricaduta su Trek, con cui ha stipulato un accordo per il prossimo biennio: «La bicicletta, specialmente la mountain bike, è uno strumento fondamentale nella mia preparazione invernale – commenta il pilota siciliano – perché è estremamente allenante e aiuta a sviluppare quelle capacità fisiche richieste da una competizione di motocross».
Negli ultimi mesi Cairoli si è allenato spesso sulla Trek Supercaliber, uno dei modelli di riferimento nel mondo della Mountain Bike, pedalando durante l’inverno per irrobustire il ginocchio, oggetto di un intervento alla fine del 2020.
«Normalmente diamo priorità agli allenamenti fuoristrada, e quest’inverno ancora di più, perché dovevamo lavorare sulla riabilitazione dopo l’operazione chirurgica al ginocchio – ha aggiunto Cairoli – ma nel mio garage ho bici Trek anche da strada e a pedalata assistita, che però utilizzo meno e in modo mirato in base al piano di allenamento».
Reduce dal suo 93° successo in carriera e dal podio conquistato a Maggiora, Cairoli segue con attenzione le imprese sportive del suo amico Vincenzo Nibali, attualmente impegnato al Tour de France con il Team Trek-Segafredo: «Siamo entrambi siciliani e ci seguiamo da tempo: inutile dire che sono un suo tifoso». E se qualcuno gli chiede a che età ha avuto la sua prima bicicletta, Tony Cairoli risponde: «In realtà prima ancora della bici, ho avuto una moto. Se non ricordo male avevo quattro anni…».
Il pluricampione siciliano porta sempre con sé le sue due biciclette: la già citata Supercaliber per le uscite off-road e l’Emonda, leggerissima compagna per gli allenamenti su strada.
«Siamo estremamente contenti di affiancare Tony per le prossime stagioni e fornire il nostro contributo al miglioramento della sua preparazione fisica – ha sottolineato Filippo Zoboli di Trek Italia – e la scelta del pilota di utilizzare la bici per i suoi allenamenti, conferma il valore del ciclismo come attività complementare ad altre discipline».
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