Assolto. Dopo tre anni e due mesi è finito l’incubo giudiziario di Andrea Innocenti, ventiduenne ciclista toscano che era stato trovato positivo al testosterone durante un controllo a sorpresa il 28 maggio 2018 organizzato da Nado Italia mentre il ragzzzo si trovava nel ritiro della Nazionale Italiana Under 23 a Bagnatica, in provincia di Bergamo, in vista della partecipazione ad una prova di Coppa Nazioni Under 23.
Innocenti, squalificato per 4 anni dal Tribunale Nazionale Antidoping, nei giorni scorsi è stato assolto dal tribunale di Bergamo dall’accusa di doping.
Sin dal primo momento Innocenti si era difeso affermando in maniera risoluta la propria assoluta mancanza di qualsivoglia intenzione di ricorrere ad illecite scorciatoie per affermarsi in uno sport che amava.
Poco più di anno fa Innocenti, che nel fratempo ha sempre continuato ad allenarsi, aveva confidato i suoi pensieri al nostro Marco Pastonesi che poi li aveva tradotti in uno splendido articolo.
Al termine di un procedimento durante il quale sono state raccolte anche numerose testimonianze di chi lo aveva visto crescere sin da giovanissimo, il giudice del Tribunale di Bergamo, Federica Gaudino, accogliendo le tesi difensive prospettate dai legali dell’atleta, gli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi, ha assolto Innocenti dall’accusa di utilizzo di farmaci illeciti al fine di alterare prestazioni agonistiche, con la formula scriminante «perchè il fatto non costituisce reato».