Marianne Vos fa 29, mai nessuno come lei ha vinto tante tappe al Giro d’Italia femminile. Ormai l’olandese è una garanzia, già l’anno scorso aveva fatto tripletta e sembra proprio intenzionata a farla anche quest’anno. Oggi ad Ovada ha fatto di tutto per vincere, entrata nell’attacco vincente ha dato manforte alle avversarie per arrivare fino alla fine. Poi sotto il traguardo il dito rivolto al cielo per una dedica speciale.
«Oggi questa vittoria è tutta per Jolien Verschueren che è venuta a mancare qualche giorno fa - spiega Marianne Vos parecchio emozionata -: volevo questa vittoria a tutti i costi per dedicarla a lei. Ieri sono praticamente uscita di classifica, sapevo che in questa posizione oggi avrei potuto portare via un piccolo drappello e così ne ho approfittato».
C’è tanta emozione nella voce di Marianne Vos che, nonostante abbia vinto praticamente tutto in carriera, sa gustarsi un successo sempre fino in fondo. I giorni scorsi sono stati molto difficili per lei anche a causa della scomparsa della ciclocrossista belga venuta a mancare a causa di un tumore. «La carriera da atleta è veramente difficile, facciamo sacrifici e poi ci gustiamo le vittorie insieme ai nostri tifosi. Quando scendiamo dalla bici siamo delle donne con la nostra vita e le nostre famiglie. La scomparsa di Jolien mi ha ricordato quanto ci sia dall’altra parte, spesso siamo troppo impegnate a pedalare e non ci pensiamo, ma al di fuori ci spogliamo dai panni di atlete e dobbiamo fare i conti con i problemi di cui molto spesso facciamo fatica a parlare».