Le possibilità di vedere Chris Froome al via del Tour de France sembrano essere aumentate: a dirlo è il dirigente della Israel Start Up Nation Rik Verbrugghe in una intervista a La Dernière Heure. Froome ha recentemente concluso 47esimo al Delfinato, a più di 40 minuti dal vincitore Richie Porte, ma la sua condizione è in crescita, anche se non è tornato agli stessi livelli precedenti il suo incidente.
Verbrugghe è ottimista e al quotdiano belga ha detto che i segnali sono positivi. «Lo spirito combattivo di Chris è particolarmente ammirevole – ha spiegato Verbrugghe -. Ci rendiamo conto che il suo livello attuale è insufficiente per essere competitivo nella classifica generale o per conseguire una vittoria di tappa, ma il Tour potrebbe essere il passo successivo nel processo di recupero di Chris, soprattutto in vista della Vuelta. Pensiamo che possa dargli anche una grande spinta mentale».
Tuttavia bisogna considerare anche che la squadra non è obbligata a portare con se’ Froome, ma che allo stesso tempo sia per loro una scelta sensata. «Froome non sarà comunque il leader della squadra, se andrà al Tour - ha continuato Verbrugghe -. La squadra sarà costruita attorno a Michael Woods che correrà per la classifica generale, ma ci sarà anche Dan Martin che lotterà per le vittorie di tappa. Purtroppo abbiamo alcuni corridori infortunati, come Daryl Impey, Alessandro De Marchi e Krists Neilands, anche se speriamo di recuperarne qualcuno. Anche Sep Vanmarcke purtroppo non è al massimo».
La Israel Start Up Nation è una squadra giovane che sta crescendo bene e velocemente e i risultati si sono fatti vedere. Domani il team israeliano presenterà la propria formazione per la corsa gialla e anche se Froome non sarà il capitano, sicuramente il britannico potrà dare un aiuto importante ai suoi compagni.
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