PROFESSIONISTI | 04/06/2021 | 10:13
Orgoglio, bellissimi ricordi e tante emozioni nella splendida serata amarcord organizzata dal Team Autozai Petrucci Contri presso la Trattoria Caprini di San Giovanni Lupatoto per festeggiare il suo ex atleta Davide Gabburo, che domenica 30 maggio ha tagliato il traguardo di Milano portando a termine il primo Giro d’Italia della sua carriera.
Per il classe ’93 di Bovolone (al Team nelle stagioni 2010 e 2011) un’esperienza di altissimo livello, tra fughe spettacolari e cadute rovinose. Ma nonostante le ferite (o “medaglie” come lui ama ironicamente definirle), le asperità di un tracciato impegnativo e condizioni meteo spesso proibitive, Gabburo ha onorato la corsa rosa con straordinaria determinazione.
La foto che lo immortala dopo la nona tappa (la durissima Castel di Sangro-Campo Felice del 16 maggio), è l’emblema della caparbietà, della forza d’animo e della tenacia che gli hanno permesso di coronare il suo sogno di diventare professionista e correre coi migliori.
«Davide è una bellissima persona, umile e sincera – così il presidente Enrico Mantovanelli – l’emblema del vero ciclista. Nonostante le numerose cadute è arrivato a Milano, e per noi che l’abbiamo visto crescere è motivo di grande soddisfazione. La sua, come quella di Filippo Zana, Edoardo Affini, Mattia Petrucci e Luca Mozzato, è una splendida storia di successo di cui andiamo orgogliosi. Ed è la dimostrazione che qui da noi i ragazzi hanno la possibilità di crescere e maturare sia come atleti che come uomini. Il ciclismo è una splendida metafora di vita, che ti insegna a lottare e a non mollare mai, e Davide con la sua tenacia ha sempre saputo interpretarne lo spirito più vero, nobile e puro.»
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