Caro direttore,
Mi permetto di scriverti per far presente che nel pezzo a firma di Giulia De Maio con intervista ad Alessandra Cappellotto ed Elisa Longo Borghini sono presenti delle inesattezze su quello che riguarda l’operato della Federazione. Mi preme prima di tutto ricordare che il nuovo corso federale si è caratterizzato, dal momento del suo insediamento, prima di tutto proprio per l’istituzione di una nuovo settore, quello femminile, che ha ereditato dalla passata stagione la delicata situazione del campionato italiano donne Elite strada.
Consapevoli dell’importanza del problema ci siamo fin da subito attivati per valorizzare il tricolore femminile, chiedendo fosse accorpato a quello maschile. La cosa fino ad ora non è stata possibile perchè, come saprai perfettamente, la situazione economica, che va ben oltre il mondo del ciclismo, è delicata.
Nonostante ciò ci siamo mossi con tempestività, interpellando vari organizzatori; ci sono trattative in corso e speriamo di trovare la migliore soluzione tecnica, temporale e logistica. Di tutto ciò la stessa Elisa è costantemente informata e, lo dico a titolo personale, mi dispiace che abbia coinvolto, nel suo anche comprensibile sfogo, la maglia tricolore, che rappresenta un simbolo che non può essere messo in discussione.
Ci tengo a sottolineare, come mi ha insegnato questo nuovo corso federale, che le situazioni si risolvono nelle sedi opportune, portando avanti proposte concrete e con il dialogo ad oltranza. Sono certa infine che, con un po’ di perseveranza e di pazienza, la situazione si risolverà.
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