Se Evenepoel vuole godersi il Giro senza troppe responsabilità, Joao Almeida ha conquistato i gradi di capitano. La Deceuninck-Quick Step ha dovuto fare le sue scelte per la corsa, ritenendo più opportuno puntare su un giovane che lo scorso anno ha vestito la maglia rosa per 15 giorni, piuttosto che su un ragazzo che è rimasto lontano dalle gare per 10 mesi.
Il portoghese è arrivato quarto lo scorso anno, si è seduto ai piedi del podio, ma quest’anno le cose andranno diversamente. «Ho imparato molte cose con il Giro dello scorso anno – ha detto Almeida – in particolare ho capito quanto sia importante distribuire le energie nel miglior modo possibile per l’intera gara».
Almeida non conosce il percorso del Giro, ha fatto una ricognizione solo sulla tappa di Montalcino, insieme a Remco e gli altri della squadra. La tappa toscana con i suoi 35 km di sterrato, la considera una delle più importanti, ma la sua vittoria, vuole costruirla sull’ultima settimana, quando arriveranno le salite.
«L'ultima settimana sarà davvero importante per decidere la corsa. Mi piacciono le frazioni del Passo Fedaia e Passo Giau, che considerò veramente importanti, le ho segnate come tappe adatte a me. Anche l'undicesima tappa a Montalcino, sarà molto difficile e farà selezione».
Almeida questo Giro vuole conquistarlo insieme ad Evenpoel, che considera fondamentale per ottenere un risultato importante. «Remco è un corridore forte e sono contento che sia tornato. In passato siamo già andati bene in salita insieme. Questo è successo sia al Tour dell’Algarve che a Burgos l'anno scorso. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda e mi piacerebbe ottenere un risultato importante insieme».
Joao non si è voluto sbilanciare troppo su quelle che saranno le strategie della squadra, vuole correre senza pressioni e cercare di ottenere un risultato migliore rispetto allo scorso anno.
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