Remco Evenepoel è arrivato al Giro d’Italia mostrando grande serenità. Vuole divertirsi, questo giovane talento, senza preoccuparsi di ottenere un risultato importante, perché è assente dalle gare da 10 mesi e nessuno è in grado di fare previsioni su ciò che potrà ottenere da questa corsa.
«Sono felice di tornare a correre dieci mesi dopo la mia caduta al Giro di Lombardia - ha detto Evenepoel -: non ho affrontato nessuna gara nel 2021, quindi partirò senza chilometri di competizione nelle gambe, non ho nulla da perdere e la cosa più importante per me è di essere di nuovo in gruppo e ricominciare a correre».
Nessuno in casa Deceuninck vuole fare previsioni e lo stesso Remco vuole aspettare le salite per capire quali saranno le sue sensazioni. «Non sono molto preoccupato per le prime salite. Forse è ancora troppo presto per me e devo aspettare e vedere come reagirà il mio corpo. L'obiettivo principale rimangono i Giochi Olimpici».
I progetti del fiammingo non sono cambiati in questi mesi e Tokyo rimane l’appuntamento più importante e questo Giro potrà essere un ottimo test per lui. «I grandi progetti per il 2021 non sono cambiati con il mio incidente, tutto dipenderà ovviamente da come affronterò questa corsa. Rèmi Cavagna, ha vinto la cronometro al Tour di Romandia ed è un logico favorito per la crono iniziale di Torino. L'altro grande favorito è ovviamente il campione del mondo Filippo Ganna. Quanto a me sabato cercherò di andare a tutto gas per i 9 km della cronometro di apertura:m piacciono le cronometro e mi sono allenato molto sulla bici per queste prove. La gara di sabato sarà molto importante per la preparazione delle Olimpiadi. Vedremo come andrà e io cercherò di fare del mio meglio».
Evenepoel dopo l’incidente è rimasto molto tempo fermo, poi ha iniziato la riabilitazione per tornare in bici. Ha lavorato tanto, ma una gara non è un allenamento e tutto viene misurato e provato in modo diverso.
«Mi sento bene e sono pronto fisicamente per correre. Ma l'allenamento non è la stessa cosa di una gara. Quindi resta da vedere per tutti, me compreso, quello che succederà durante le tre settimane di corsa».
Il ventunenne belga ha raccontato anche della tristezza e della depressione provati lontano dalle corse e adesso: il suo intento è quello di correre e divertirsi.
«Il momento più difficile della mia vita è stato alzarmi dal letto per la prima volta dopo quell'incidente. Mi ha fatto così male. Non correre per molto tempo può veramente portarti ad una forma di depressione. Alla fine, non mi sono sentito davvero in disparte. I mesi invernali sono stati i più difficili, anche se le giornate passavano velocemente. Negli ultimi giorni e settimane ho dovuto lavorare molto duramente per raggiungere la mia forma migliore per affrontare questa corsa. La squadra mi è stata molto vicino e sono riuscito a trovare delle motivazioni».
Da poche settimane la Deceuninck-Quick Step ha prolungato il contratto di Remco fino al 2026. Questo lascia pensare che il team è certo del futuro brillante di questo giovane.
«Ti senti più sicuro quando firmi un contratto con una squadra fino al 2026. Il mio prolungamento è stato un ringraziamento a Patrick e all'intero team, che mi hanno supportano nei momenti positivi, ma anche nei momenti negativi. Con un contratto come questo, posso concentrarmi sulle gare». R
emco è andato a provare il percorso della tappa con arrivo a Montalcino: «Sono andato con Joao e altri della squadra a fare una ricognizione sul percorso di Montalcino. E’ una tappa molto interessante con 35 km di strade bianche, penso che sarà una frazione che potrà dirci tante cose su questa corsa».