Più delle parole contano i fatti, questo è chiaro. Durante la lunga campagna elettorale che ha portato all'elezione di Cordiano Dagnoni, il dirigente lombardo era stato accusato di “sessimo”, per aver espresso un parere molto semplice e condiviso per altro da tantissimi altri: «Io non guardo le quote rosa, preferisco le donne che lavorano bene, e grazie al cielo ce ne sono davvero tante». Vabbé, schermaglie a fini elettorali, ma ora che è all'opera, ecco la carta che Dagnoni cala sul tavolo verde del Coni: Norma Gimondi, figlia dell'indimenticato Felice. Questa la nota ufficiale diramata dall'ufficio stampa della Federazione Ciclistica Italiana.
La FCI supporterà l'elezione di Norma Gimondi alla Giunta nazionale CONI in occasione delle votazioni che si terranno il prossimo 13 maggio a Milano. Il Presidente Cordiano Dagnoni ha infatti scelto di proporre e sostenere l'attuale vicepresidente federale in questa nuova sfida.
«Crediamo nelle capacità e nell'esperienza di una persona come Norma – le parole di Dagnoni - fondamentale per contribuire alla crescita del movimento sportivo e non solo quello del ciclismo. Si tratta di una donna e un avvocato che ha maturato profonda esperienza sul campo. Crediamo che il nostro movimento abbia importanti istanze da portare al cospetto della politica sportiva. Non nascondo inoltre che la suggestione di poter vedere un cognome così importante nel contesto CONI è un qualcosa di bellissimo, che mi emoziona. Tutto il nostro movimento torna a tifare Gimondi».
Queste invece le parole di Norma Gimondi: «La mia candidatura è frutto della decisione del presidente Dagnoni e ne sono lusingata. Non rientrava nei miei piani e l'ho appresa con stupore e piacere. Anche io sono emozionata e spero di portare alto il cognome Gimondi ai vertici dello sport. Come andrà non lo so, ma sono pronta a questa nuova corsa, come nel 1965 quando portarono mio padre al Tour de France. Voglio rappresentare il nostro movimento, il Presidente e tutta la Federazione».
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