E due! Gianni Moscon dimostra che la vittoria di Innsbruck non è stata un caso e, appena 48 ore dopo, si ripete sul traguardo di Naturno del Tour of the Alps 2021. Stavolta è arrivata al termine di una lunga fuga da lontano con altri 14 corridori, esplosa sulla salita di Tarres proprio grazie al forcing del corridore trentino. Il corridore della Ineos Grenadiers ha completato l'opera battendo in volata Felix Großschartner (Bora-hansgrohe), dimostrando di essere tornato quello delle stagioni migliori.
«Ho seguito l'istinto, sapendo di poter fare bene - racconta Moscon -. Sulla salita finale non ho voluto attendere, perché non sai mai cosa aspettarti in quei momenti, temevo un po' LL Sanchez in caso di arrivo allo sprint, e in più sapevo che il gruppo stava recuperando e non si poteva temporeggiare». Per la Ineos è stata una giornata in chiaroscuro, perché mentre davanti Moscon si giocava la vittoria, dietro il capitano Pavel Sivakov scivolava nella difficile discesa di Frinig: «Le prossime tappe saranno toste, con salite dalle pendenze importanti. Noi puntiamo a vincere la generale e adesso vedremo come sta Sivakov dopo la scivolata di oggi».
Fino a qualche settimana fa sembrava impossibile poterlo rivedere così presto a questi livelli, ma il suo recupero conferma come sia un corridore con doti fuori dal normale: «Fino a poco tempo fa pensavo fosse impossibile vincere già adesso, ma poi quando vinci una volta il morale si alza e tutto va per il meglio. Spero di aver innescato il meccanismo vincente» ammette ancora Gianni.
A questo punto cresce la curiosità e la voglia di vederlo alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica: «La Liegi è una corsa bellissima, ma abbiamo visto come la mia squadra sia andata fortissimo all'Amstel. Quindi io sarò una pedina in più nel loro arco, sarò a disposizione e vedremo che ruolo mi chiederanno di fare, visto che ci sono anche Pidcock, Carapaz e Kwiatkowski. Oltretutto, dopo questo TotA corso a tutta, credo che domenica arriverò un po' affaticato».
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