In questi giorni di gara Edoardo Zardini è stato sicuramente uno degli uomini più attivi del gruppo. Il veneto portacolori del team Vini Zabù è stato il protagonista di numerosi attacchi da lontano durante le tappe più impegnative della Settimana Ciclistica internazionale coppi e bartali.
«Sono andato veramente a tutta, praticamente il gruppo l’ho visto ben poco - spiega questa mattina Edoardo Zardini a tuttobiciweb -: ieri è stata veramente dura, ero parecchio provato dalle fatiche della tappa di Riccione, ma ho voluto provarci comunque. Siamo riusciti a portare via un bel gruppo di validi corridori, ma purtroppo il gruppo non ci ha lasciato spazio, la classifica è talmente corta che gli abbuoni sono preziosissimi, tutti i leader puntano a guadagnare qualcosa».
Nella serata Zardini è stato protagonista di u appello sui social in cui chiedeva se qualcuno avesse ritrovato il suo prezioso computerino che aveva perso durante una delle salite di giornata, fortunatamente allarme rientrato.
«Ieri durante uno dei giri sul circuito finale mi sono ritrovato senza il mio computerino e lì per lì ero parecchio preoccupato perché sopra ci sono dei dati fondamentali, non sapendo come fare ho utilizzato un metodo ormai diffusissimo - prosegue scherzando - alla fine sono stato anche fortunato, un ragazzo del team Work Service si è fermato per una foratura e se l’è trovato proprio sotto i piedi. È stato gentilissimo perché lo ha raccolto e me lo ha fatto avere, è stato anche un modo per fare amicizia con un avversario».
Oggi ad attendere il gruppo c’è la quinta ed ultima tappa con partenza ed arrivo a Forlì, un’altra occasione ghiotta per Edoardo per farsi vedere. «Anche la tappa di oggi è tosta, dopo due giorni di fatica le gambe iniziano a risentirne e bisognerà vedere in quanti cercheranno l’attacco. È una frazione difficile da interpretare, molto probabilmente arriverà un gruppo di una quarantina di corridori, occorrerà vedere come stanno i nostri velocisti».
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