Dopo sei anni e mezzo, grazie alla sentenza della Corte Suprema di Cassazione (IVª Sezione), giustizia è fatta per Maurizio Morelli, la scorta tecnica marchigiana ingiustamente trascinata in giudizio per un sinistro subito durante lo svolgimento delle sue funzioni.
E’ il 6 settembre 2014 quando, in località Montecosero, il Morelli, che sta svolgendo servizio al seguito di una gara ciclistica, viene a collisione con una moto condotta da un signore che, nonostante i ripetuti inviti, si rifiuta di uscire dal percorso di gara in cui si è abusivamente e consapevolmente inserito.
In primo grado, grazie alla manipolazione dei fatti ordita dalla controparte e non evidenziata dal Giudice di Pace, la scorta tecnica viene condannata per «lesioni personali colpose» per avere agito con imprudenza e negligenza (art. 590 del C.P.P.).
Verdetto inaccettabile al quale il Morelli si oppone ricorrendo in appello dove trova, con sentenza n. 20/19 del 26.6.2019, il Giudice Monocratico del Tribunale di Macerata che lo assolve – con formula piena – perché il fatto non sussiste, precisando che:
1° - nello spazio tra inizio e fine gara, sono sospese le normali norme della circolazione stradale;
2° - a violare le regole della prudenza e della perizia è esclusivamente chi, consapevolmente, transita in uno spazio interdetto alla normale circolazione stradale.
Un pronunciamento importante per il diretto interessato e per l’intero settore delle scorte tecniche, a conferma dei presupposti giuridici su cui tali figure sono sempre state chiamate ad operare.
L’esito stavolta non piace ai soccombenti i quali, avventatamente, ricorrono in Cassazione, dove però il 23 marzo si vedono stoppati con il rigetto totale del ricorso avverso la sentenza di 2° grado del Tribunale di Macerata, con il riconoscimento quindi della sua assoluta fondatezza.
Rigetto “totale” vuol dire che non esistono più altre possibilità di ricorso ad ulteriori livelli giudizio, consegnando, di conseguenza, al mondo delle scorte tecniche delle gare ciclistiche, il più alto e significativo riconoscimento possibile.
In tutti questi anni, a confortare il Maurizio Morelli, l’assistenza legale dell’avvocato Celestino Salami e la consulenza tecnica del G.S. Progetti Scorta.