GATTI&MISFATTI. UN’INGIUSTIZIA IMPERDONABILE

GIRO D'ITALIA | 10/02/2021 | 16:52
di Cristiano Gatti

Caro direttore, non sto a rubare nemmeno un millimetro di spazio per ripetere quanto tu hai già così chiaramente (e coraggiosamente) espresso nel tuo commento a caldo sulla tradizionale grana degli inviti al Giro. Dico tradizionale perchè sta nell'anima stessa della faccenda: quando bisogna scegliere, c'è sempre qualcosa o qualcuno che carica la bile.


Mi intrometto nella questione soltanto perchè vorrei aggiungere, non ripetere. Aggiungere al tuo dire, squisitamente tecnico, una visuale forse un po' obsoleta, superata, antiquata, ma dal mio punto di vista vitale e intramontabile, per questo anzi meritevole di una cocciuta resistenza umana. Parlo della dimensione sentimentale di questa scelta, cioè dell'unica dimensione che ormai nello sport – come nella vita – non importa più a nessuno, perchè questa è l'era del pratico, del cinico, del calcolo, del dare e dell'avere (più dell'avere che del dare).


Pateticamente, voglio invece gridare che a me un Giro senza la Androni e senza Gianni Savio non sembra più lo stesso Giro. Già li sento, i saputelli del ramo: ma cosa avrà mai vinto, l'Androni, ma cosa avrà mai contato, l'Androni. A questi saputelli vorrei risparmiare la fatica di espormi il loro sapere, perchè già tutti sappiamo che l'Androni e Savio non hanno mai vinto il Giro. Però c'è subito il però: nessuno, mai, potrà negare che l'Androni e Savio hanno sempre onorato, nobilitato, movimentato la nostra corsa più bella. Ogni giorno, ovunque, senza risparmiare una sola goccia di sudore. Più di tanti altri. Forse più di tutti.

Mi si dice che oggigiorno tutto questo non conta niente. Contano i programmi, conta il budget, conta l'appeal, conta il ritorno di immagine e di relazioni, conta la presa sul grande mercato mondiale. Rispondo: non me ne importa nulla, per me continuerà a contare, oggi e sempre, il valore sportivo ed emotivo di una partecipazione. Vale per i campioni, vale per i gregari, vale per le squadre. Dunque, vale anche per Savio e l'Androni. Non voglio neanche farla tanto lunga sulla nazionalità della squadra, perchè ormai qui è fatica trovare qualcosa di italiano, e ancora di più è fatica farlo contare qualcosa. Mi interesserebbe molto di più che una squadra da sempre in prima fila nell'amare il Giro d'Italia, con i fatti, non con le chiacchiere, si vedesse in qualche modo corrisposta. Non mi piace, non mi piace proprio il metodo moderno che mette tutti sullo stesso piano: nossignori, non sono tutti sullo stesso piano. Tanti di noi il Giro lo amano più di altri, e sarebbe bello che il Giro questo lo considerasse.

Rispetto a te, caro direttore, non provo nemmeno a stabilire chi sia tecnicamente – oggettivamente – più meritevole tra Androni e Vini Zabù. Non mi interessa, non ci voglio entrare. Anche perchè non se ne esce più. Non se ne esce mai. Resto a quanto mi sta più a cuore: ci sono squadre e personaggi che i titoli per partire al Giro d'Italia non se li sono acquisiti in fretta e furia, nell'arco di qualche mese, raccattando qualche soldo e qualche promessa in fretta e furia, ma con anni, intere epoche di valorosa partecipazione. E quando dico partecipazione, non intendo solo la presenza al via: parlo della partecipazione affettiva, ideale, passionale.

Ecco, signor direttore Vegni, me lo lasci dire: se lei tenesse in conto anche questo, almeno quanto le fideiussioni bancarie, non potrebbe negare che Savio e l'Androni meritino un posto fisso, non dico a capotavola, ma di rispetto e di riguardo, al grande galà di maggio. Sempre, ogni anno. I titoli e i gradi, in certe battaglie, non li assegna chi sta comodo in fureria: si conquistano direttamente sul campo. Ragionando così, a Savio e all'Androni andrebbe il primo degli inviti, nemmeno l'ultimo. Per questo, lasciarli fuori ha l'inconfondibile sapore di uno sgarbo. Meglio: di un'ingiustizia imperdonabile.

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COMMENTI
Grazie al tris BASSO CONTADOR EOLO!!
10 febbraio 2021 19:05 insalita
Purtroppo preferire la EOLO alla ANDRONI è puramente una questione economico e di conoscenze..... Sono curioso quanto durerà questa fantomatica squadra.... FORZA ANDRONI....

Wild card
10 febbraio 2021 19:49 Gil960
Hanno atteso giorni in più ma sapevano già a chi andavano gli inviti, attendiamo le motivazioni sono doverose

Je suis très triste pour M. Savio
10 febbraio 2021 20:05 Merlin1
Quelle tristesse pour lui et ses coureurs ! Oui, M. Savio est un VRAI passionné de cyclisme. Il y a voué toute son existence. Il me renvoie toujours à son homologue français qu'était le regrette Jean de Gribaldy, un découvreur de futurs champions (s. Kelly, j Agosthino etc...).m.savio à découvert, par exemple, le colombien Bernal. Son équipe est très bonne. Quelle tristesse pour ses sponsors qui lui sont fidèles, sans lesquels, il n'y aurait pas d'équipe. M. Savio ne méritait pas ça. Pourquoi ne pas avoir sélectionné son équipe ? Mystère !

posto a tavola
10 febbraio 2021 22:29 frakie
Mi permetto di correggere una frase: l'Androni non merita un posto a tavola, ma a capotavola. Sono anni che movimenta il giro con fughe che tanto ricordano i bei tempi di quando si correva alla garibaldina. E' vero conta il primo, ma spesso e volentieri diverte e coinvolge di più il disperato che le tenta tutte. E qualche volta ce la fa. Sfido chiunque a dire che no si è trovato a tifare il carneade di turno rosso-bianco vestito, ripreso spesso in prossimità dell'arrivo, senza più una goccia di sangue nelle vene, ma pronto l'indomani, a ridar battaglia. Occhio che questo ciclismo di ragionieri, sta stancando. Ormai si registra la tappa, e si va avanti veloce fino ai 10 km e si guarda solo il finale. Averne di Androni in gruppo.

Ma basta !
10 febbraio 2021 23:13 bove
Ripeto. BASTA con le wild card. Sono scandalose e mettere l'organizzatore nella condizione di dover fare una scelta, lo trovo scorretto. Stiamo parlando di sport professionistico, quindi il fulcro dovrebbe essere il MERITO SPORTIVO. Concorso con Gurcilena le migliori 30 squadre del ranking dovrebbero avere il diritto di partecipare alle grandi corse. 30 team da 6 corridori. Le gare sarebbero anche più interessanti e sopratutto per i team "minori" non ci sarebbe ogni anno questa penosa attesa. Se un team dovesse rinunciare, dentro il 31° e così via. Basta con il mercato delle Vacche

Nessuna ingiustizia
10 febbraio 2021 23:46 pickett
Androni e Vini Zabu,come spessore tecnico,si equivalgono.Entrambe debolucce.Metà dell'organico dell'Androni é costituito da stranieri,nella squadra di Citracca c'é qualche corridore nostrano in più,quindi Vegni ha fatto benissimo a scegliere quest'ultima.Savio e i suoi sudamericani possono andare a disputare il Giro di Colombia,del Messico e dell'Ecuador(non so se esiste)Vorrei poi che qualcuno mi spiegasse quale beneficio abbia tratto il nostro ciclismo dal lancio di Bernal,che viene sempre tirato in ballo.

Senza commento
11 febbraio 2021 00:15 bove
Ranking mondiale al 3.11.2020

1 DECEUNINCK - QUICK - STEP
2 JUMBO - VISMA
3 UAE TEAM EMIRATES
4 TEAM SUNWEB
5 INEOS GRENADIERS
6 TREK - SEGAFREDO
7 BORA - HANSGROHE
8 ASTANA PRO TEAM
9 GROUPAMA - FDJ
10 MITCHELTON - SCOTT
11 EF PRO CYCLING
12 ALPECIN - FENIX
13 BAHRAIN - MCLAREN
14 TEAM ARKEA - SAMSIC
15 AG2R LA MONDIALE
16 CCC TEAM
17 LOTTO SOUDAL
18 CIRCUS - WANTY GOBERT
19 COFIDIS
20 NTT PRO CYCLING
21 MOVISTAR TEAM
22 ISRAEL START - UP NATION
23 NIPPO DELKO PROVENCE
24 TOTAL DIRECT ENERGIE
25 UNO - X PRO CYCLING TEAM
26 TEAM SAPURA CYCLING
27 B&B HOTELS - VITAL CONCEPT
28 SPORT VLAANDEREN - BALOISE
29 ANDRONI GIOCATTOLI
30VINI ZABU' BRADO KTM

Muoversi Prima
11 febbraio 2021 18:40 leonis
Dopo aver letto di tutto e di più sugli inviti al giro d’Italia, desidero manifestare il mio pensiero con la speranza possa essere costruttivo. Tutto è discutibile e rispettabile fin quando non si esagera con trionfalismi, mortificazioni, accuse e offese… Sicuramente Savio con l’Androni meritano l’invito, per la qualità e correttezza sempre espressa, per il valore, dati alla mano, degli anni precedenti ma ancor più essendo Piemontesi dove il giro avrà il via e vivrà 5 giorni.. A Rcs e Vegni non faccio grandi colpe, il W.T. con 19 team, li condiziona ed obbliga, la prima professional (Alpecin) ha diritto e i W.C. sono diventati 3 con deroga UCI, per un totale al via di 184 corridori. Volendo stringere dico solo; una squadra in più ne porterebbe al via 192 ma per questo si DOVEVA lavorare prima.. Federazione, Lega Ciclismo (Se esiste) Gruppi Sportivi con l’aiuto di RCS dovevano chiedere Deroga all’UCI per far partire le 4 squadre Italiane. Motivo eccezionale dato anche da un calendario sempre in bilico e per rispetto degli sponsor che hanno ancora una volta investito credendo nel ciclismo dopo un 2020 di poche gare e ritorni d’immagine.

Il punto è un altro
11 febbraio 2021 21:14 bove
Vede Leonis, secondo me il punto è un altro. Non si può andar avanti con le wild card, deroghe, eccezioni ecc. È inammissibile nel 2021 che un team professionistico, non sappia che calendario potrà fare a stagione già cominciata. È una mancanza di rispetto verso gli atleti, gli sponsor, i team e non ultimi i tifosi. Il giorno 1 novembre, un team di professionisti, deve sapere con certezza quale calendario potrà fare la stagione successiva. Deve saperlo per poter programmare, fare campagna acquisti e rassicurare gli sponsor. Se non ci arriva l'uci ci devono arrivare atleti, team e organizzatori, a costo di mettersi di traverso. Non è complicato, basta seguire il ranking. Sulla base di quella classifica, quindi dei risultati ottenuti, si definisce chi potrà partecipare a che cosa. Basta volerlo fare. Possono essere 30 team da 6 atleti, 28 da sette, 24 da 8, quello che volete, ma si deve sapere. Punto

world tour
11 febbraio 2021 21:30 italia
Le wild card sono per me una scemenza; è come se al campionato di calcio di serie A si concedesse una wild card alla sambenedettese calcio.
La cosa più semplice, elementare , logica, naturale è fare la serie A del ciclismo ad un numero determinato di squadre ( ad esempio 24 con 8 corridori).
saluti

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