Wilco Kelderman finalmente si è sfogato e ha criticando la Sunweb per non averlo aiutato al Giro d’Italia e per aver appreso la fine del suo contratto attraverso i giornali. Dopo aver concluso il Giro d’Italia al terzo posto, alle spalle del compagno di squadra Hindley secondo, Kelderman nella prossima stagione correrà con la Bora-Hansgrohe, ma la sua amarezza nei confronti della Sunweb è ancora tanta.
L’olandese ha raccontato al quotidiano Algemeen Dagblad del suo sogno infranto di conquistare la corsa rosa, perché quella era la sua grande occasione ed è convinto che con l’aiuto della sua squadra sarebbe riuscito a conquistare il podio di Milano. Così purtroppo non è stato, probabilmente la Sunweb non aveva creduto fino in fondo nelle sue possibilità, non autorizzando il compagno Hindley ad aiutarlo.
«È stato un vero peccato che la mia squadra non mi abbia dato fiducia – ha detto Kelderman -, non potevo immaginare che sarei stato abbandonato a me stesso. Questo non era emerso neanche durante la riunione della squadra la sera prima della tappa».
Tutto stava procedendo bene per l’olandese che sullo Stelvio aveva preso la maglia rosa, un momento di gloria il suo durato pochissimo, perché per lui tutto è cambiato nella ventesima tappa, quando Geoghegan Hart ha preso il sopravvento.
«Avevo chiamato Jai con la radio perché mi aspettasse, ma dalla macchina non hanno dato l’autorizzazione, perché doveva rimanere alla ruota di Tao. Era una situazione difficile. Quante volte capita di lottare per vincere il Giro con due uomini»?
Kelderman è convinto delle sue ragioni, certo che avrebbe avuto buone possibilità di vincere se la sua squadra avesse fatto una scelta diversa. «Avevo la sensazione che non ci fosse fiducia in me con quella tattica di gara. Sabato, il giorno prima dell’arrivo a Milano, sono partito in rosa nell'ultima tappa di montagna per il Sestriere, ma la tattica di squadra mi ha fatto capire che avrei perso il Giro. Il mio vantaggio era troppo ridotto, non c'era nemmeno fiducia. Dopo Milano ho sognato il Giro per altre due settimane, ho rivissuto lo stesso film ogni volta. Continuavo a chiedermi: se avessimo corso diversamente, avrei potuto vincere? È stato un peccato che il team non si sia fidato di me. Non so neanche se sono stati davvero contenti quando sono salito sul podio».
Un terzo posto tramutato in un incubo per l’olandese, che da solo al Sestriere ha cercato di difendere la sua maglia rosa. Il giro alla fine è stato vinto da Tao Geoghegan Hart, con Hindley secondo davanti al compagno. Per Kelderman l’altra delusione è arrivata con la notizia, appresa dai giornali, che la Sunweb non avrebbe rinnovato il suo contratto.
«Ho saputo dai media che la squadra non mi rinnovava il contratto. E’ stato triste, in particolare per il mio rapporto con i compagni di squadra. Onestamente però, con tutto quello che è successo al Giro, non penso che sarei rimasto in squadra».
L’olandese sta iniziando una nuova avventura con i colori della Bora-Hansgrohe, è contento e vuole guadagnarsi la fiducia del team.
«Sarò leader per i grandi giri, ma allo stesso tempo sarò al servizio della squadra. Inizierò con la Vuelta Valenciana, poi Paesi Baschi, Liegi-Bastogne-Liegi e Romandia. Allo stato attuale dovrei andare al Tour ma lì puntare al successo con tutti i giovani di talento che ci sono sarà difficile».