Alessandro Petacchi fa sentire la sua voce sul caso Hondo e sulle dichiarazioni rese dal corridore tedesco in tribunale e riportate dalla stampa tedesca. Ecco le sue parole:
«Vorrei riportare quanto precisatomi sugli ultimi articoli giornalistici che hanno trattato il caso Aderlass. Sono veramente amareggiato per quanto è stato riportato dopo la dichiarazione come testimone di Danilo Hondo nel processo in questione.
La testimonianza resa da Hondo è stata riportata in termini non corretti e tali da provocare un ingiustificato scalpore. Ovviamente conoscendo il mio amico ed ex compagno, non ho avuto problemi a chiamarlo e chiedere un chiarimento. Sono bastati due minuti per capirci e fare chiarezza, Danilo mi ha mandato, tramite il suo avvocato, la vera dichiarazione sotto giuramento resa da lui dinanzi al tribunale di Monaco di Baviera: è pubblica e quindi verificabile nei contenuti.
Nella deposizione di Hondo non vi è alcun passaggio nel quale il dichiarante mi attribuisca la responsabilità di essermi sottoposto a trattamenti ematici illeciti in sua presenza o anche da solo.
La deposizione resa da Hondo non risulta quindi tradotta e riportata in maniera corretta dal momento che le viene attribuito un significato contrario, teso a colpire pesantemente la mia immagine e gettando fango su tutto il mondo del ciclismo.
Mi dispiace molto che questo avvenga a danno di chi, come me, tanto ha dato a questo sport.
Va bene così, purtroppo ora ho altri problemi più seri a cui pensare che attengono alla salute dei miei cari.
Comunque io vorrei ricordare che non ho più nulla da dire o da aggiungere su questa vicenda che è stata chiarita da me con l’UCI due anni fa, quindi chiusa da tempo».