Ha ammesso tutto, Danilo Hondo. Ha ammesso di essersi dopato con l'amico e collega Alessandro Petacchi. E non l'ha fatto sulle colonne di un giornale o su una pagina web, nemmeno davanti alle telecamere di una tivù o sulle frequenze di una radio, ma in un'aula di tribunale, quella regionale di Monaco di Baviera. L’ex corridore tedesco ha infatti rivelato di essersi dopato insieme ad Alessandro Petacchi, all’epoca suo compagno di squadra.
Scrive la Sud Deutsche Zeitung: L'ex ciclista professionista Danilo Hondo è stato dopato dal medico Mark Schmidt, insieme al suo allora compagno di squadra Alessandro Petacchi. Hondo lo ha dichiarato ieri testimoniando nel corso del processo sul caso Aderlass in svolgimento presso il tribunale di Monaco. «Ci siamo sottoposti a pratiche vietate uno accanto all'altro nella camera d'albergo. Se hai un rapporto così stretto, quasi fraterno, allora non hai problemi a essere dopato insieme in una stanza» ha ammesso Hondo.
L'ex professionista tedesco ha anche ammesso di essere stato convinto a sottoporsi a pratiche di doping ematico da Mark Schmidt nell'autunno del 2011. In inverno gli è stato prelevato il sangue, che è stato conservato e trasfuso prima di gare importanti del 2012 come Milano-Sanremo e il Tour de France. Ma Hondo non ha avuto benefici: «Sembrava mi avesse fatto più male che bene». Dopo la stagione 2012, ha interrotto il doping sanguigno. La collaborazione con il medico gli è costata circa 25.000 euro a stagione.