Tao Geoghegan Hart si era presentato al Giro con un obiettivo più che chiaro: aiutare il capitano Geraint Thomas con tutte le energie possibili per poter portare a casa la maglia rosa. In questo anno pazzo però, dove è successo veramente di tutto, in un Giro corso tra cadute, polemiche e scioperi, ecco il corridore britannico nella posizione che fino ad una settimana fa pareva impossibile: oggi ha alzato nuovamente le braccia al cielo ed ora si trova a meno di un secondo dalla maglia rosa.
«A questo punto non so proprio come finirà il Giro, sinceramente non mi aspettavo nemmeno che mi sarei ritrovato qui a combattere per la vittoria finale. Per me è una grande sorpresa: questo è stato un anno veramente pazzesco, è stato difficile per tutti e dopo un lungo periodo di stop forzato è stato magico poter ripartire. Nelle ultime due stagioni stiamo assistendo ad un’autentica rivoluzione che ha cambiato profondamente il ciclismo. Ci siamo fatti largo noi giovani che abbiamo scombinato i piani di tutti. Abbiamo visto come è andata al Tour, c’erano chiaramente dei favoriti, eppure ha avuto la meglio qualcun altro. Ora solo 15 km ci separano dalla fine di questo giro, non possiamo sbagliare nulla e cercherò di giocarmi tutte le carte a disposizione».
Anche oggi per il successo del britannico è stato fondamentale il lavoro della squadra, ma soprattutto di uno scatenato Rohan Dennis che è riuscito a fare selezione in gruppo imponendo un ritmo incredibile.
«Rohan è stato straordinario, già sullo Stelvio aveva fatto un lavoro incredibile, ma oggi si è proprio superato - prosegue il portacolori della Ineos Grenadiers -: era super concentrato, andava su come una vera e propria macchina, è stato praticamente spettacolare. Per me è un onore che un due volte campione del mondo lavori per me, così come è un onore avere degli ottimi compagni di squadra. Come team Ineos Grenadiers ci siamo presentati al Giro con un obiettivo preciso, la sfortuna ha sconvolto i nostri piani, ci siamo reinventati e ora ci giochiamo la vittoria finale, chi l’avrebbe mai detto?».
E ancora: «Sono felice per me, per la squadra, per il Giro in una giornata così bella. E sono felice anche per Hindley, gli ho fatto i complimento per la maglia rosa. Domani? La crono è piuttosto breve, spero di avere una buona giornata e vedremo quale sarà il risultato. I minuti persi in Sicilia? Ci penso, ma questa è la vita. In quel momento era giusto lavorare per Geraint Thomas, che era il nostro capitano, e non possiamo rimproverarci assolutamente niente».
Tao Geoghegan Hart non aveva avuto dubbi nel dedicare la sua prima vittoria al Giro a Nicolas Portal, una persona molto importante per il corridore britannico che ancora una volta ha voluto ricordarlo:
«Portal era importantissimo per la nostra squadra, per me in particolar modo. Abbiamo passato tantissimo tempo insieme ad Andorra per la preparazione, abbiamo fatto insieme un Giro ed una Vuelta e tantissime altre gare in giro per il mondo. È stato uno dei primi che ha creduto in me e anche quando l’anno scorso alla corsa rosa sono stato bloccato dalla sfortuna, lui non ha smesso mai di sostenermi. È stata una grossa perdita per il team perché significava molto per tutti».