Tutti si aspettano la tappa di domani, con arrivo a Cancano, per le dure salite che i concorrenti troveranno lungo il percorso. In realtà, dettaglio da non sottovalutare, sarà la discesa della Stelvio. 21 km dentro un freezer. Sulla cima della montagna oggi ci sono 3-4°, numeri che già fanno rabbrividire i più. Bisogna inoltre considerare che in montagna ci si trova ora ad affrontare il fenomeno dell'inversione termica, quindi potrebbe verificarsi la strana situazione che in alto, a 2.700 metri, sia più caldo che in basso, ai 1.200 metri di Bormio.
Inoltre, la seconda parte della discesa, rimane in ombra. L'insidia qui è legata al fondo stradale che presenta delle chiazze di umidità. Particolare questo che verrà verificato domattina dai tecnici.
Sempre della serie "i particolari fanno la differenza" bisogna dire che in questi giorni i ciclisti della zona, che conoscono ogni centimetro della strada, sono saliti più volte al passo Stelvio. Da notare, che in salita, hanno dovuto tenere i guanti vista la rigidita delle temperature.
Il consiglio è quello di indossare, una volta scollinato, abbigliamento pesante e non semplici mantelline. Infatti, dopo soli 30" di discesa la sensazione è quella di essere entrati in una cella frigorifera, e questa situazione estrema accompagna i corridori per tutti i 21 km di discesa. In pratica non vedranno l'ora di riprendere la salita seguente di Cancano per tornare a scaldarsi, ma come sempre, per affrontare al meglio gli ultimi chilometri non ci si potrà arrivare con le gambe inchiodate dal gelo.
Insomma, un Giro inedito, una tappa inedita alla luce del fatto che i corridori hanno sì provato lo Stelvio per tutta l'estate, ma in condizioni ben diverse.