Se avesse avuto una bicicletta, sarebbe stata una mountain bike. Se avesse avuto una bicicletta, sarebbe passato fra gli ulivi e salito fino a un eremo. Se avesse avuto una bicicletta, si sarebbe dedicato ai gregari. Se avesse avuto una bicicletta, avrebbe pedalato sugli sterrati. Se avesse avuto una bicicletta, sarebbe andato da Dio.
San Francesco, ovviamente, non aveva una bicicletta. Ma i francescani sì. E a Foligno, dal 2015, data della prima Francescana, predicano e si prodigano, a loro modo, a forza di pedali e pedalate. E ancora, da venerdì 18 a domenica 20 settembre, per un’edizione destinata a rimanere speciale.
Ciclostorica: pedalata non competitiva da compiere con biciclette prodotte prima del 1987 (tre requisiti: pedali con gabbiette e non a scatto; fili, del cambio e dei freni, esterni; e cambio sul telaio e non al manubrio) e con abbigliamento adeguato all’epoca (maglie di lana, braghe elastiche rinforzate con fondello in pelle di daino...). I ciclostorici (riconoscibili anche da baffi a manubrio, diete che non escludono colesterolo e alcol, e sorrisi anziché smorfie) campano fra nostalgia ed ecologia, epicureismo e turismo, sensibilità e sostenibilità. Due o tre percorsi a misura di peso e voglia, di età ed energia. Poi mangia-e-bevi, non tanto nel senso altimetrico dei percorsi, quanto gastronomico dei ristori. E magari una festa finale, per augurarsi l’arrivederci.
Dopo (anche adesso, durante) la pandemia, molti appuntamenti sono stati cancellati, a cominciare dall’Eroica, la madre di tutte le ciclostoriche. Altri resistono, come la Francescana a Foligno, ma modificati, adattati, adeguati a esigenze e circostanze. Stavolta niente ciclostorica, ma percorsi permanenti, da 35 km pianeggianti a 160 mossi. Niente iscrizioni, organizzazioni e assicurazioni, ma libertà, responsabilità, autonomia. E alcuni eventi per riunire e ricollegare, a debita distanza. Fra questi: il 19 e il 20 il Mercato Vintage delle biciclette storiche, ricambi e abbigliamento allestito secondo le prescrizioni di legge; dal 18 al 20 la Mostra della componentistica Campagnolo all’interno dell’ex Teatro Piermarini a Foligno; l’anteprima del percorso permanente La Francescana (si viaggia solo con una traccia in formato gpx scaricabile scansionando un QR code dal passaporto che sarà consegnato o dal sito Internet); il 18 (alle 19) l’incontro con Gino Cervi, in dialogo con Guido Rubino, per il suo “Alfabeto Fausto Coppi” (numero chiuso, su prenotazione con aperitivo); il 19 (alle 19) l’incontro con Giancarlo Brocci, e sempre con Rubino, per il suo “Bartali, l’ultimo Eroico” (numero chiuso, su prenotazione con aperitivo); il 18 (alle 18.30), il 19 (alle 18.30) e il 20 (alle 18) 20 minuti storicociclistici con Marco Pastonesi (i temi: Viva gli ultimi, Viva i gregari, Viva le fughe; numero chiuso, su prenotazione con aperitivo; tutti questi incontri si tengono nell’ex Teatro Piermarini). E ancora, su prenotazione, una pedalata urbana a cura della Fiab con guida turistica alla scoperta della città. E non è tutto: per chi verrà a pedalare con la bicicletta storica, il premio Bianchi Day per la migliore bicicletta storica Bianchi, e il premio Campagnolo per la migliore bicicletta storica con allestimento Campagnolo.
San Francesco, se solo avesse avuto una bicicletta, sarebbe stato un francescano. A pane e acqua, se non a pane e vino.
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