Era la tappa più lunga del giro rosa 2020, 170 km da Assisi a Tivoli, eppure si è decisa proprio nell’ultimo chilometro quando Elizabeth Banks è riuscita ad anticipare Eugenia Bujak sul traguardo.
«Quando siamo andate via insieme - racconta dopo il traguardo l abritannica dell'Equipe Paule Ka - siamo andate subito d’accordo, ci siamo date cambi regolari e quando ci siamo accorte che avevano oltre sei minuti di vantaggio, abbiamo capito che ce la saremmo giocata noi due. L’ultimo chilometro è stato qualcosa di incredibile, sono scattata d’istinto quando ho sentito che le gambe stavano bene, da quel momento non mi sono più voltata. Negli ultimi metri mi sono accorta che Eugenia si stava avvicinando, ma a quel punto mi sono detta “Elizabeth, vai avanti, non fermarti, dai tutto quello che hai, vada come vada" ed è arrivata uan vittoria fantastica».
È il secondo successo per Elizabeth Banks al Giro Rosa dopo la vittoria lo scorso anno nella tappa di Maniago. «Il Giro Rosa è per me una corsa speciale, per noi donne che corriamo in bici penso che sia una vetrina importantissima che dà la possibilità di mostrare al mondo le grandi cose che sappiamo fare. Venire qui a correre è sempre una grande sfida perché il livello delle atlete in gara è altissimo. Io e le mie compagne di squadra per il momento stiamo facendo una corsa rosa straordinaria: siamo partite bene nella prima tappa a cronometro, poi siamo subito andate a vestire la bianca con Mikaya Harvey e oggi finalmente è arrivato il successo vero. È una vittoria non solo mia, ma di tutte le mie compagne, dello staff, tutti quanti: è anche grazie a loro che ho avuto la forza di reggere 170 km».
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