VALVERDE. «A 40 ANNI CORRO SENZA STRESS. E MI DIVERTO»

INTERVISTA | 12/09/2020 | 07:45
di Giorgio Viberti

A 40 anni, 4 mesi e 15 giorni, Alejandro Valverde è il decano del Tour de France e il senatore del gruppo. Un personaggio stimato e molto rispettato non solo per il suo straordinario palmares: un Mondiale (più altri 6 podi iridati), una Vuelta (e un piazzamento nei primi 3 anche al Tour e al Giro), 4 Liegi e 5 Freccia Vallone fra i suoi 172 successi in 19 anni di professionismo. E due stagioni, 2010 e 2011, le dovette saltare per una discussa squalifica nell’ambito dell’inchiesta antidoping Operacion Puerto.


Valverde, con quali obiettivi ha deciso di partecipare a questo suo 13° Tour de France?


«Non sono venuto qui per vincere, ma per aiutare Mas e Soler. Credo però di poter conquistare una tappa e sarebbe davvero una cosa magnifica».

Ma per uno come lei, che ha vinto tanto, cosa cambia con una tappa in più o in meno?

«A 40 anni una vittoria, quansiasi, è ancora più bella, proprio come quando si hanno 20 anni. In fondo è come se fossi tornato giovane, nello spirito e nei sogni».

Si ricorda il suo primo Tour de France, nel 2005?

«Certo. E conquistai anche una tappa, con l’arrivo a Courchevel, battendo in una volata a due Armstrong. Ricordo tutto benissimo ed è incredibile poter essere ancora qui in gruppo, fra tanti giovani di talento con i quali peraltro mi trovo molto bene».

Nel 2015 riuscì anche a salire sul podio finale di Parigi...

«E fu una liberazione, quasi la fine di un incubo, dopo tanti tentativi».

Dal suo debutto fra i professionisti, nel 2002, il ciclismo le sembra molto cambiato?

«Sì, è molto diverso. Sono cambiati i modi di prepararsi, di correre, il rendimento dei corridori, le bici, la tecnologia... Eppure io sono ancora qui, e mi sento più o meno lo stesso di una volta. In fondo sono sempre lo stesso».

Che legame ha con il Tour?

«Mi è sempre piaciuto, forse perché è durissimo, ti dà e ti prende tutto. Qui capisci fino a dove puoi arrivare».

Ma non diventa un problema, ci scusi, alla sua età?

«Al contrario, perché non sento più addosso aspettative e pressioni. Sono più leggero».

Come sta vivendo questa stagione così strana per il coronavirus?

«È un problema molto serio, che ha coinvolto tutti. In fondo ci ha anche fatti sentire più uniti. Tornare a correre era importante e le cose in fondo stanno andando abbastanza bene».

Molti pensavano che lei avrebbe chiuso la carriera quest’anno, con le Olimpiadi. E invece?

«Vivo alla giornata, quest’anno ho ancora tanto lavoro da fare. Dopo il Tour c’è il Mondiale e sarebbe fantastico rivivere l’emozione della vittoria di due anni fa a Innsbruck. Poi ci sarà la Liegi, che amo in modo particolare. E nel 2021 dovrebbero esserci i Giochi. Vorrei arrivarci, vedremo...».

Ma dove trova le motivazioni, dopo una carriera così lunga?

«Per me il ciclismo è passione e libertà, ne sono innamorato. Ha un solo difetto: mi tiene tanti mesi lontano da casa. Se il Covid ci ha dato anche qualcosa di buono, è stato poter restare più tempo in famiglia».

Il segreto della sua straordinaria longevità sportiva?

«Nessuno. Solo la passione per un lavoro stupendo, che diventa anche un piacere e ti permette di continuare a sognare».

In tutti questi anni come è cambiato il suo rapporto con il mondo del ciclismo?

«Adesso guardo tutto con maggior calma e assaporo di più le cose. È come se avessi già fatto i compiti, tutto quello che arriverà ancora sarà un regalo, un di più. Alla mia età puoi finalmente correre senza stress. Ed è persino più divertente».

da La Stampa a firma di Giorgio Viberti

Copyright © TBW
COMMENTI
Unico
12 settembre 2020 10:53 seankelly
Fuoriclasse autentico e straordinario campione di longevità ad altissimi livelli. Incredibile il suo palmarès di vittorie e piazzamenti dal 2014 al 2019 (dai 34 ai 39 anni). Quante vittorie e quanti record da quell'inizio scoppiettante esattamente 16 anni fa! Ricordo ancora la sua esuberanza alla Vuelta (2 tappe e il primo podio, 3°) e l'argento mondiale di Hamilton.

L'enbatido
12 settembre 2020 13:04 Manu77
Niente da dire si tratta comunque di un fenomeno tra i primi 10 all time a mio parere. Unico neo sul palmares resta la Sanremo, strano che non abbia mai neanche centrato il podio(mi pare) pur in edizioni in cui si giocarono la corsa gruppi ristretti (che sono il suo pane , essendo un polivalente)

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


Tralasciando per il momento ogni possibile approfondimento sull’ultima complessa e contorta revisione del codice della strada, licenziata in questi giorni dal Parlamento, voglio esprimere la mia personale partecipazione alla soddisfazione e al merito di Marco Cavorso e dell’ACCPI (Associazione Corridori...


È uno dei grandi del ciclismo italiano. In quindici anni nella massima categoria ha vestito a più riprese l’azzurro, ha gareggiato per quattro club (Carrera, Asics – CGA,   Ros Mary - Amica Chips e Amica Chips - Costa de...


Beking non è solo una celebrazione dello sport, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di tanti bambini e giovani, attraverso attività educative in una giornata dedicata al ciclismo, alla sostenibilità e alla formazione. Oltre ad essere un...


Chiara Mariani è la prima donna che diventa presidente del Comitato Provinciale di Monza Brianza della FCI. Chiara, brianzola di Sovico, è stata eletta durante l’assemblea alla storica Villa Camperio di Villasanta, alle porte di Monza. Chiara Mariani succede a...


Dopo una stagione sportiva scandita da pedalate e gare, per il ciclismo novembre è il tempo dei festeggiamenti. Così, da qualche settimana, il Velo Club Sovico è protagonista con le sue atlete i suoi atleti delle diverse premiazioni...


Colpo di scena a Livorno dove presso la sede del CONI era stata indetta l’assemblea delle società per l’elezione del nuovo Comitato Provinciale. I lavori sono stati sospesi in quanto la mancanza di alcune società non ha permesso di raggiungere...


Tre stagioni nel vivaio della formazione di Basso e Contador, altre tre nella Eolo Kometa e una, l’ultima, nella Q36.5 Pro Cycling: Alessandro Fancellu, classe 2000, finora ha faticato - per mille e più motivi - a trovare il suo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024