Per un Lombardia che non ha orecedenti nella storia, la Trek Segafredo mette in campo due corridori che questa classica momumento l’hanno già vinta: Bauke Mollema (2019) e Vincenzo Nibali (2015 e 2017, oltre al secondo posto nel 2018).
Bauke Mollema arriva al Lombardia dopo aver ottenuto il secondo posto nella quarta tappa della Route d’Occitanie e il sesto nella classifica finale del Tour de l'Ain. «Tornare in Lombardia dopo la vittoria dello scorso anno, la più importante della mia carriera, è speciale. Ripenso ancora al momento dell'attacco e a tutto il finale, a quando ho potuto alzare le braccia al cielo. Ho voluto tornare quest’anno per onorare una delle gare che amo di più. Essere al via di un monumento con il numero uno è fantastico e mi rende assolutamente orgoglioso di quello che sono riuscito a fare».
E ancora: «Durante il lungo periodo di stop sono riuscito a mantenere un buon livello di condizione e le due gare a tappe mi hanno dato conferma della mia forma. Mi sono messo alla prova con rivali importanti e sono soddisfatto. Con un po’ più di fortuna, avrei anche potuto ottenere una vittoria, ma sono contento di dove sono. Con la gara di sabato inizia un periodo intenso che mi porterà al Tour de France. Ma il Lombardia non è una gara in preparazione della Grande Boucle, sono motivato e voglio puntare di nuovo alla vittoria».
Da parte sua Vincenzo Nibali non ha mai nascosto i suoi sentimenti affettuosi per la "Classica delle foglie morte": «Non ho mai nascosto che la Lombardia è la Classica che più si addice alle mie caratteristiche e quella che più mi attrae, tecnicamente parlando. Dal 2005, il mio primo anno da professionista e la mia prima esperienza in Lombardia, questa Classica ha sempre avuto un cerchio rosso sul mio calendario. Tuttavia, l'edizione di quest'anno è molto diversa rispetto al passato. Negli anni in cui ho dato il massimo, arrivavo a questa corsa con tanti giorni di gara nelle gambe. Di solito un finale di stagione intenso mi permetteva di portare il livello della mia condizione al massimo, o quasi al massimo. Ora, ho pochi giorni di competizione nelle gambe e, nonostante il feeling alla Milano-Sanremo sia stato buono, ci sono ancora troppe variabili da tenere in considerazione per sabato. È davvero difficile avere un'idea chiara di come potrebbe essere la gara, ma sono fiducioso e spero di poter fare una buona gara. Alla Milano-Sanremo mi è mancato un po' di brillantezza, ma i segnali sulla condizione mi hanno confermato che sono nella direzione giusta. Inoltre, non dimentichiamo che con me ci sarà una squadra ben attrezzata».
Gli italiani Giulio Ciccone, Gianluca Brambilla e Nicola Conci daranno il massimo supporto in salita ai due capitani così come Koen de Kort e Jacopo Mosca si metteranno a loro disposizione in ogni fase della corsa.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.