DONNE | 01/08/2020 | 16:20
di Francesca Monzone
Annemiek Van Vleuten non ha tradito le aspettative e da vera fuoriclasse, si è presa il suo quinto successo stagionale di questo 2020. Orgogliosa di vincere con la maglia di campionessa mondiale, Annemiek in conferenza ha raccontato la sua corsa e i segreti del suo successo.
“Quando ero a 90 chilometri dal finale pensavo di non vincere, ma ero contenta perché c’era una delle mie compagne davanti. Dopo c’è stata un’accelerazione e il mio direttore sportivo mi ha detto che era arrivato il momento di attaccare”.
La Van Vleuten ha così seguito il suo tecnico che dall’ammiraglia la guidava. “La polvere era tantissima non si vedeva nulla è stato incredibile passarci dentro. Ho inalato tantissima polvere e per alcuni attimi ho chiuso gli occhi, ma sono riuscita ad andare avanti”.
La gente si stupisce dei successi ottenuti da questa straordinaria atleta. A febbraio per lei la prima vittoria stagionale è arrivata in Belgio, alla Omloop Het Nieuwsblad poi i tre successi consecutivi a luglio la scorsa settimana e adesso Strade Bianche. “È strano che la gente pensi che io vinca tanto, al massimo riesco a conquistare 5 corse in una stagione. Quello che è successo adesso è un fatto straordinario ho conquistato 5 podi, ma uno non deve pensare che questa sia la normalità. Amo andare in bici e per me questa è la cosa che conta di più".
Per la forte Annemiek, la maglia arcobaleno è uno stimolo in più per raggiungere il traguardo e, ogni volta che questo accade con orgoglio guarda la sua maglia di campionessa mondiale. “Ho vinto con la maglia arcobaleno sulle spalle, quella di campionessa de mondo, è una sensazione straordinaria passare il traguardo con questa maglia. È per merito di questa maglia e del lavoro del mio team che continua a sostenermi e ad aiutarmi, che riesco ad ottenere questi risultati. Piazza del Campo per me è il posto più bello dove vincere una corsa. Che giornata ricca di emozioni, non pensavo di riuscire a riprendere Mavi Garcia. È stata una gara molto spettacolare in uno scenario unico. Tornare a correre dopo lo stop del Coronavirus non è stato facile e le incertezze e i dubbi non sono mancati e guardare ad futuro sicuro non è così scontato".
E ancora: “Già alle corse fatte in Spagna mi sentivo sicura perché le organizzazioni hanno lavorato molto bene. Devo dire che qui in Italia gli organizzatori sono stati veramente bravi e devo fargli i complimenti. Non guardo molto al futuro seguo il proverbio che dice: cerca di prendere il meglio che c’è adesso è di goderlo”.
Molti sono stupiti del modo in cui questa campionessa si sottopone ad allenamenti estenuanti. Tra preparazioni in montagna e allenamenti con gli uomini, Annemiek Van Vleuten da molti viene vista come un alieno, ma è la stessa campionessa a raccontare come si prepara per le gare.
“Alcune persone pensano che passi molto tempo da sola ad allenarmi in montagna, ma in realtà mi godo la vita. Abbiamo cambiato approccio con il mio preparatore, non ci alleniamo guardando alla lunghezza della corsa ma alla preparazione fisica. Mi prendo le mie pause durante l’allenamento, mi bevo anche un caffè. Mi piace molto allenarmi in montagna ed è impensabile farlo in Olanda e quindi appena posso vado in altura. È vero faccio un allenamento duro, ma non è impossibile e tutte le atlete devono allenarsi duramente per raggiungere degli obiettivi”.
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