COZZI. «TECNOLOGIA? SI' MA CONTRO IL CALDO I VECCHI COLLANT FUNZIONANO SEMPRE»

PROFESSIONISTI | 01/08/2020 | 13:04
di Francesca Monzone
Per Claudio Cozzi, direttore sportivo della Isreael Start Up, Strade Bianche in questo 2020 è il simbolo della grande ripartenza. "Prima di Siena ci siamo fermati e da Siena ripartiamo. E' tutto molto emozionante oggi e sappiamo che ci sarà tanta gente che da casa e dal bordo strada ci seguirà. Il pubblico per noi è importante e lo dico sia da ex corridore che da dirigente sportivo. Sappiamo che la gente ha capito il problema del Covid e le chiusure che ne sono seguite. Abbiamo visto tanto rispetto nei nostri confronti e anche se la gente non sarà alla partenza e all'arrivo, noi sappiamo che in qualche modo ci sostengono e ci saranno vicini".
 
Per Cozzi il caldo torrido della Toscana sarà il nemico numero uno della corsa e bisognerà difendersi bene per non andare in crisi. "Sono state aumentate il numero delle borracce e preparato il ghiaccio. Nelle macchine abbiamo messo più di 400 bottiglie dentro borse termiche con ghiaccio e abbiamo chiesto di aumentare il numero dei ristori, ogni corridore consumerà 7-8 borracceAbbiamo preparate quelle con acqua e maltodestrine ma anche con sali specifici per l'idratazione. Ci saranno anche delle lattine con bibite, perché  alcuni corridori le chiedono per avere un po' di sollievo in corsa".
 
La tecnologia va avanti ma nel ciclismo i vecchi metodi non vengono mai lasciati, in particolare quando i mezzi moderni non riescono a fare la differenza. "In corsa i corridori sentiranno molto caldo e non potranno difendersi in alcun modo dalle alte temperature. Quando ci sono giornate come queste aiutiamo i ragazzi con il ghiaccio che mettiamo dentro dei collant da donna. Abbiamo acquistato dei classici collant da donna che poi sono stati tagliati e dentro abbiamo messo del ghiaccio prima di annodarli per chiuderli. Le calze verranno conservate dentro le borse termiche e passate in corsa ai corridori che le metteranno intorno al collo, come una sciarpa, per avere sollievo. Altri le metteranno sotto la maglia lungo la schiena. Questo è un vecchio sistema ma sicuramente tra i più efficaci per difendersi da temperature così elevate in corsa".


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