Nella voce di Daniele Calosso, Direttore Sportivo della formazione Continental Iseo Serrature – Rime – Carnovali, si percepisce orgoglio e soddisfazione quando racconta a tuttobiciweb come i suoi corridori hanno affrontato il periodo di lockdown imposto dal Covid-19: «I ragazzi hanno lavorato bene sui rulli e a corpo libero, hanno conservato una buona forma fisica. Soprattutto siamo riusciti a tenere alto il loro morale, era la cosa più difficile. Con il resto dello staff tecnico siamo stati – e siamo – in contatto costante con tutti i nostri atleti attraverso conference call e, da diverso tempo, le prime domande che ci sentiamo rivolgere quando parliamo loro, sono: “Quando si riparte? Sapete qualche cosa?”»
Domande frequenti in questo periodo.
«Effettivamente. La voglia di ripartire c’è e si percepisce: lo dobbiamo ai nostri atleti che vogliono tornare a correre, e ai nostri sponsor. Ora sembra di scorgere la luce alla fine del tunnel. Sono giorni di riunioni e di confronto, con i colleghi delle altre formazioni ma anche con la Federazione e gli organizzatori. C’è un bel dialogo. Stiamo cercando di mettere in comune le idee e capire come ripartire, in attesa di avere indicazioni e protocolli ufficiali».
Quando pensa arriveranno?
«Spero presto. Il mio auspicio è avere tutte le indicazioni, al massimo entro la metà del mese prossimo».
Ha citato gli sponsor, come pensa impatterà la crisi economica sul mondo del ciclismo?
«Questo virus sta provocando danni a molti e lascerà strascichi sul piano economico. Per quello che riguarda il nostro team siamo certi che i nostri sponsor non ci lasceranno, è chiaro che dovremo incontrarci per capire come proseguire. Personalmente credo che siano due le cose importanti per la ripresa: le aziende sponsor dovranno poter contare sulla defiscalizzazione e i gruppi sportivi dovranno avere meno costi di gestione, a partire dalla riduzione di tasse, affiliazione, assicurazioni, eccetera».
Calosso, parliamo di calendari.
«Non è certo argomento semplice, lo stop ha creato problemi anche agli organizzatori. Bisognerà capire che tipo di responsabilità avrà chi promuove gare, che protocolli si dovranno seguire. Da Direttore Sportivo di una squadra Continental italiana, ho una speranza: poter fare tutto il calendario professionistico italiano previsto per formazioni come la nostra. Correre con i Professionisti dà visibilità a noi e ai nostri sponsor; avere tutti i team Continental italiani alla partenza di gare italiane gioverebbe agli organizzatori e a tutto il movimento: sarebbe un segnale importante, un modo per salvaguardare e dare risalto al “made in Italy”. Noi team e gli organizzatori dobbiamo essere uniti anche in questo».
Come giudica la proposta di “congelare” le categorie?
«È fondamentale. Sono d’accordo con la proposta di Davide Cassani e ho avuto modo di dirlo personalmente anche a lui. Quella che stiamo vivendo non è una stagione come le altre e quindi dobbiamo dare la possibilità agli atleti di rimanere un anno ancora nella categoria attuale; aggiungo che, correndo poco, anche per noi squadre Under23 e Continental diventa difficile capire a quali atleti Juniores proporre di correre con il nostro team nel 2021. Ben venga quindi l’inserimento del terzo anno per gli Juniores e l’istituzione degli U24».
Anche per il futuro?
«Certamente, agevoleremmo gli Juniores con la scuola».
Come squadra avete definito un vostro protocollo medico interno?
«Abbiamo letto con attenzione il protocollo della Federazione Medici Sportivi Italiani, ora attendiamo di conoscere quello UCI e di sapere quali indicazioni arriveranno dal Governo italiano. Vogliamo capire bene quali esami saranno necessari e quali procedure dovremo compiere prima di tornare alle gare per garantire la salute ai nostri atleti».
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