Il Tour, il Tour e ancora il Tour. È il pensiero fisso delle squadre, dei corridori, del mondo del ciclismo che anela la ripresa. Ed è il centro di tutto anche per Geraint Thomas.
Vincitore della Grande Boucle nel 2018, secondo nel 2019 alle spalle del compagno di squadra Egan Bernal, il gallese del Team Ineos non fa mistero delle sue ambizioni.
«In queste settimane mi sono goduto la famiglia, ho lavorato molto e la mia routine quotidiana non è certo molto interessante: mi alleno, mi nutro e recupero. Ho pochissimi contatti con l’esterno, anche adesso che mi sono trasferito da Cardiff a Monaco e possio pedalare all’aria aperta. Sto lavorando, è evidente, per il Tour de France. I primi dieci giorni non saranno un problema, ma nell'ultima settimana potrebbero esserci dei crolli anche clamorosi. Tutti cercheranno di arrivare preparati, ma mancheranno i riscontri diretti sul campo e non sarà facile essere performanti per tutte e tre le settimane di corsa».
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