Il Gran Premio Capodarco-Comunità di Capodarco nelle Marche è uno degli eventi internazionali per dilettanti più prestigiosi in campo mondiale. Da qualche giorno in vista della rielaborazione del calendario 2020, sono circolate voci sulla non effettuazione della gara prevista per domenica 16 agosto, organizzata dal G.C. Capodarco presieduto da Gaetano Gazzoli con l’ex corridore Adriano Spinozzi quale delegato tecnico.
Il motivo quello dell’emergenza sanitaria e delle tante maggiori difficoltà che gli organizzatori di future gare ciclistiche sono chiamati ad assolvere. E tanto per rimanere in tema, non ricordiamo altre gare con un concorso di pubblico oceanico come avviene a Capodarco per cui come contenerlo se ci saranno da rispettare certi protocolli organizzativi? Da qui le giuste perplessità espresse dal G.C. Capodarco in una lettera alla Struttura Tecnica Nazionale, con la quale peraltro gli organizzatori marchigiani nonostante il clima attuale di totale incertezza che non consente di pianificare la gestione della corsa, hanno riconfermato la loro intenzione di allestire la prova.
Gli organizzatori ricordano le difficoltà delle aziende sostenitrici dopo mesi di inattività e di non avere nessuna indicazione in merito alla presenza delle squadre straniere e della gestione soprattutto degli atleti, tecnici, personale organizzatore per quanto riguarda le strutture alberghiere. Come accennato più sopra c’è poi da considerare le migliaia di sportivi che presenziano alla manifestazione e quali saranno le disposizioni in merito dell’autorità sanitaria. Ultimo aspetto focalizzato dal G.C. Capodarco quello dello stretto legame che unisce il “Gran Premio” e la Comunità di Capodarco che si occupa di Sociale Sanitario nella riabilitazione di persone con handicap molteplici, da sempre vicini sostenitori della gara, che ad oggi gli organizzatori non se la sentono di coinvolgere per rispettare la loro fragilità. Da tutto questo ne deriva la conclusione, di avere indicazioni e alcune linee guida al più presto in modo di pianificare l’organizzazione a poco più di tre mesi dall’evento e quindi prendere la giusta decisione. Come dire un Gran Premio di Capodarco in modalità di attesa.
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