Al centro dei pensieri c’è il Tour. Ci pensa l’Uci, ci pensano le squadre, ci pensano i corridori. E in un ciclismo "Tour centrico" come il nostro, è normale che tutti attendano di sapere quando e come si correrà la Grande Boucle.
Christian Prudhomme ha annunciato ufficialmente che solo il 15 maggio comunicherà le decisioni relative alle sorti della corsa, che al momento resta in calendario dal 27 giugno al 19 luglio.
Ancora un mese per capire quale sarà l’evoluzione dell’emergenza sanitaria in Francia e nel mondo intero, ancora un mese per sapere quando si disputerà la corsa delle corse.
Intanto però l’Agenzia Reuters informa che Aso sta lavorando ad un possibile rinvio della corsa e farà di tutto per evitarne la cancellazione. In una email indirizzata all’editore della Guida del Tour, citata da Reuters, i vertici di Aso informano del «congelamento degli aspetti amministrativi della nostra collaborazione» e scrivono che «la natura imprevedibile della crisi globale in cui siamo tutti coinvolti significa che dovremo essere pazienti fino a quando non ci sarà un annuncio ufficiale di ASO sulla gara del 2020, tenendo presente che l'obiettivo su cui si lavora è quello di un rinvio anziché una cancellazione».
Gli organizzatori del Tour de France, riporta correttamente l’agenzia, hanno rifiutato di commentare.
Rinvio sì, ma a quando? Un’ipotesi che gira da giorni è quella di correre dal 27 luglio al 16 agosto, come tra l’altro ha confermato proprio oggi anche l’organizzatore del Tour de l’Avenir che si è detto pronto a far slittare la sua corsa per evitare contemporaneità.
Ma c’è anche un’altra ipotesi allo studio e lo conferma un’intervista realizzata dal quotidiano Dauphiné Liberé a Stéphane Villain, vice presidente del Consiglio dipartimentale della Charente-Maritime e presidente di Charentes-Tourisme.
«La nostra speranza resta quella di vedere il Tour organizzato nelle date previste, con la nostra tappa, la Ile d'Oléron - Ile de Ré (decima frazione, 170 km, ndr) in programma martedì 7 luglio, dopo il primo giorno di riposo. Abbiamo sentito parlare della soluzione di fine luglio - metà agosto, ma secondo me è più probabile tra fine agosto e inizio settembre. Il Tour de France per noi è un grande appuntamento e non importa se, cadendo a fine agosto, andrà in conflitto con altri grandi eventi delle nostre terre, dimostreremo che siamo capaci di fari grandi cose. Per noi il Tour è una grande occasione, lo attendiamo con ansia».
L'ipotesi è tutt'altro che campata per aria: la stessa UCI ha inserito il 1° agosto come possibile - e per ora ultima tra quelel proposte - data di inizio dell'attività agonistica. E in quel caso il Tour...