Arriva finalmente la voce più attesa nel caso Fuglsan-Ferrari. È la voce della CADF, l'Agenzia incaricata di gestire la lotta al doping per conto dell'Uci. Attraverso un comunicato la CADF propone la sua posizione:
«In risposta al crescente interesse mediatico nei confronti dei ciclista Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko e del dott. Michele Ferrari, la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF), l'ente indipendente incaricato dall'Unione Cycliste Internationale (UCI) di definire e attuare l'antidoping nel sport del ciclismo, vuole chiarire una serie di punti.
In conformità con il Codice mondiale antidoping e lo standard internazionale WADA per i test e le indagini, la CADF indaga su qualsiasi informazione ricevuta in merito a possibili violazioni delle regole antidoping.
Alla luce della divulgazione al pubblico di alcuni documenti, la CADF può confermare quanto segue:
La CADF ha ricevuto informazioni in merito a presunte potenziali violazioni delle regole antidoping e ha chiesto al fornitore di servizi di intelligence Sportradar di condurre ulteriori ricerche sulle accuse per completare i file in proprio possesso.
La cooperazione internazionale è la chiave per efficaci indagini antidoping, la successiva relazione di Sportradar è stata condivisa in stretta riservatezza e in modo sicuro con una selezione di pertinenti organismi antidoping e forze dell'ordine.
La CADF ha trattato le informazioni contenute nel rapporto con estrema cura. Non ha mai condiviso i risultati con altre terze parti, compresi i rappresentanti dei media.
La CADF si rammarica profondamente che il rapporto sia trapelato e si sta conducendo un'indagine per capire come il file sia stato reso pubblico e impedire che ciò accada di nuovo.
Infine, la CADF conferma che, dopo un'attenta revisione degli elementi disponibili, non ha presentato il rapporto all'UCI per l'avvio di procedimenti disciplinari contro le persone o il team in questione. La CADF non farà ulteriori commenti in merito.